In lieve decelerazione ad ottobre l’industria del risparmio gestito. Secondo la Mappa mensile di Assogestioni, nel mese in oggetto si registra una raccolta netta di 1 miliardo di euro, 1040 milioni, e da inizio anno, il dato sfiora i 60 miliardi (59,602) per l’esattezza. Il dato è inferiore rispetto alla raccolta netta del mese di settembre (1874 mln).
Patrimonio gestito supera 2mila miliardi
Il patrimonio gestito – inteso come l’ammontare effettivamente gestito da un gestore ed è ottenuto sommando all’importo delle gestioni proprie quello relativo alle deleghe di gestione ricevute da terzi e sottraendo l’importo di quelle conferite a terzi – è pari a 2.275 miliardi (contro 2283 di settembre), di cui il 51% è rappresentato dalle gestioni di portafoglio (1.166mld), mentre il restante 49% dai fondi comuni (1.109mld). Le vendite nette delle gestioni di portafoglio ammontano a 1,1 miliardi di euro, mentre le gestioni collettive chiudono il mese sulla parità.
Mantengono un certo equilibrio i fondi comuni grazie alle sottoscrizioni totalizzate dai fondi di lungo termine (+1,9mld) che compensano quasi per intero la flessione dei monetari (- 2,1mld).
Le macrocategorie favorite dai risparmiatori italiani nel mese sono gli Obbligazionari (+2mld), gli Azionari (+1,1mld) e i Bilanciati (+774mln). Ammontano a 116 milioni i fondi di diritto estero mentre calano da 341 mln quelli di diritto italiano.
Le performance delle società: sul podio Intesa SanPaolo
Tra le singole società, brilla il Gruppo Intesa Sanpaolo che tocca 1.306,1 mln, di cui 671,6 milioni attribuiti ad Eurizon e 634,5 mln a Fideuram.
A seguire al secondo posto troviamo il Gruppo Deutsche Bank (764 milioni), Amundi Group (497,3 mln). Segno meno per il Gruppo Generali con flussi negativi per 878 milioni, BNP Paribas (-734,2 milioni), Poste Italiane (-436 mln), Allianz (-354,2 mln) e Azimut (-107,7 mln).