Unicredit riduce sotto il 32% quota nella banca turca Yapi Kredi
Unicredit diluisce la propria presenza in Turchia e esce dalla joint venture (Koc Finansal Hizmetler, Kfs) che controlla Yapi Kredi. Il gruppo di Piazza Gae Aulenti scende al 31,93% mentre Koc holding sale al 49,99% (di cui il 40,95% indirettamente tramite Kfs e il 9,04%) della banca turca. Il restante circa 18% delle azioni di Yapi continuerà ad essere quotato alla Borsa di Istanbul.
L’impatto dell’operazione sul conto economico Unicredit sarà di 1 miliardo di euro. Quello “sul conto economico consolidato, di -0,4 miliardi di euro, sarà contabilizzato – si legge in una nota Unicredit – alla sottoscrizione dell’accordo, nel quarto trimestre 2019. Alla chiusura dell’operazione, il rilascio della riserva negativa di cambio su base pro-rata sarà stornato a conto economico generando un ulteriore impatto di -0,6 miliardi, mentre sarà neutrale sul Cet1”.
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A Wall Street si apre una settimana in ribasso dopo il rally post-elettorale. Jerome Powell, presidente della Federal Reserve, ha dichiarato che non c’è fretta di ridurre i tassi di interesse, mentre l’inflazione persiste. Con la prossima riunione della Fed in vista, le probabilità di un ulteriore taglio dei tassi sono diminuite. Gli indici Dow Jones, S&P 500 e Nasdaq aprono tutti in calo, mentre il prezzo del petrolio Wti scende.
Le vendite al dettaglio negli Stati Uniti hanno registrato un incremento dello 0,4% a ottobre, raggiungendo i 718,9 miliardi di dollari. Questo risultato ha superato le attese che erano di un +0,3%, consolidando un aumento del 2,8% rispetto allo scorso anno. Escludendo veicoli e carburanti, la crescita è stata dello 0,1%.
Le borse della Cina continentale chiudono in calo per il secondo giorno consecutivo, con investitori incerti sull’efficacia delle recenti misure di stimolo economico di Pechino. Nonostante le vendite al dettaglio siano aumentate del 4,8% a ottobre, la produzione industriale ha deluso le aspettative, crescendo solo del 5,3%.