Il prossimo 12 dicembre gli inglesi saranno chiamati ad eleggere i 650 membri della Camera dei Comuni. Gli elettori di Sua Maestà tornano alle urne per la quarta volta in meno di cinque anni, considerando anche il referendum sulla Brexit del 2016.
Nel frattempo, il governo guidato da Boris Johnson annuncia una stretta sull’immigrazione. E’ stato il ministro dell’Interno Priti Patel a rendere note le nuove misure sull’immigrazione che entreranno in vigore se i Tory vinceranno le elezioni e che avranno un impatto anche sui turisti dall’Unione europea.
Nuove regole per entrare in Gran Bretagna
In base alle nuove regole, i turisti che arrivano dai Paesi Ue, Italia compresa, dovranno ottenere un visto elettronico almeno tre giorni prima di partire per la Gran Bretagna. Il visto, che si potrà ottenere online, avrà una durata massima di tre mesi e per chi vuole restare sul territorio inglese per più tempo, quindi oltre i tre mesi, dovrà dotarsi di un permesso di lavoro.
Inoltre, la carta d’identità utilizzata sinora per viaggiare non sarà più sufficiente a superare la frontiera britannica ma sarà necessario il passaporto. La Gran Bretagna, in base alle nuove regole, accetterà solo i nuovi passaporti biometrici.
Secondo il ministro Patel le carte di identità, spesso utilizzate dai cittadini europei, soprattutto da italiani e greci, sono facilmente falsificabili. Inoltre in base alle nuove regole, verranno aumentati i controlli all’ingresso e all’uscita del Paese per verificare che i tempi dei visti siano rispettati.
Quando i cittadini britannici hanno votato a favore di lasciare la Ue nel 2016, hanno votato a favore di riprenderci il controllo delle nostre frontiere. È quello che intendiamo fare. Allo stato attuale purtroppo stupefacenti e armi arrivano nelle nostre strade dall’Europa aggravando la situazione della sicurezza e della criminalità nel nostro Paese.
Quando entrerà in vigore la stretta
Se il partito conservatore dovesse vincere le elezioni del 12 dicembre otterrà la maggioranza assoluta in Parlamento e in tal caso il premier Boris Johnson farà approvare in tempi stretti l’accordo da lui concordato con la Ue e attuare Brexit entro la scadenza prevista del 31 gennaio 2020 e salvo accordi diversi, la stretta sull’immigrazione scatterebbe il primo gennaio 2021.