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WALL STREET: I LISTINI USA ARRETRANO NEL FINALE

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Wall Street ha chiuso in lieve calo una seduta che si e’ distinta per l’elevato grado di volatilita. Il Dow Jones ha ceduto lo 0.17% a 10811, l’S&P500 lo 0.03% a 1210, il Nasdaq lo 0.18% a 2067.

Il buon recupero dei listini, seguito alle dichiarazioni di Alan Greenspan, non ha avuto lunga durata. Sui mercati sono infatti scattate le vendite in seguito alla nuova impennata del petrolio.

Nel corso di un’audizione alla Commissione Budget della Camera il n.1 della Fed ha espresso commenti incoraggianti sull’andamento dell’economia americana e, soprattutto, non ha fatto menzione di imminenti pericoli inflazionistici. L’aumento dei prezzi continua ad essere, infatti, l’osservato speciale a Wall Street per via dei riflessi sui tassi di interesse.

Greenspan ha affermato che l’economia statunitense sta crescendo ad un ritmo “ragionevolmente buono”, ma ha lanciato un avvertimento sull’attuale politica di bilancio: a suo giudizio occorrono azioni risolute affinche’ possa migliorare il budget fiscale. Sono stati affrontati inoltre i problemi relativi all’assistenza pubblica (Social Security), per i quali Greenspan ha sottolineato l’importanza di una riforma.

A guastare il clima dei mercati, in buon rialzo dopo le dichiarazioni di Greenspan, e’ stato l’aumento del petrolio. Il prezzo del greggio e’ schizzato ai massimi di quattro mesi, accrescendo il timore di un impatto negativo sui prezzi e sulla crescita economica. Il future con scadenza aprile ha terminato la sessione a quota $53.05 al barile, in rialzo di $1.37.

All’aumento della quotazione del greggio hanno contribuito gli ultimi dati diffusi dall’Energy Information Administration. Superiori alle attese le scorte di greggio (+2.4 milioni di barili) e di gasolio (+1 milione). Inferiori alle stime, invece, quelle di distillati, scesi di 1.8 milioni di barili contro il calo di 1.2 milioni atteso dagli analisti.

Sul fronte societario ancora sotto i riflettori la sfida per l’acquisizione di MCI tra Qwest Communication e Verizon. Il risvolto e’ arrivato oggi proprio da quest’ultima, che ha concesso ad MCI due settimane di tempo per considerare la proposta della rivale. Ricordiamo che l’offerta avanzata da Verizon e’ stata gia’ accetata dal board di MCI lo scorso 14 febbraio.

Cattive notizie dal settore tecnologico. Il gruppo software TIBCO ha annunciato che i risultati del primo trimestre fiscale probabilmente si riveleranno inferiori alle previsioni. Un altro profit warning, sempre dal settore software, lo ha lanciato Verity Inc.

Nel corso dell’aggiornamento infratrimestrale, la societa’ di semiconduttori Novellus ha delineato un oulook negativo sui margini. Il titolo ha perso il 3.68%. Firchild Semiconductor ha inoltre confermato che per il primo trimestre 2004 si aspetta un calo del fatturato del 2%-6% rispetto al trimestre precedente. Pesante il bilancio del titolo, che ha lasciato sul terreno il 4.15%.

Sugli altri mercati, l’euro e’ in calo nei confronti del dollaro. Nel tardo pomeriggio di mercoledi’ a New York il cambio tra le due valute e’ $1.3132. L’oro ha chiuso in rialzo di $1 a $ 433.80 all’oncia. In lieve ribasso, infine, i titoli di Stato. Il rendimento sul Treasury a 10 anni e’ salito al 4.38% dal 4.37% della chiusura precedente.