In Italia torna a esplodere la passione per il trading online. Le anticipazioni dell‘Annuario del trading online italiano 2018-2019 a cura dell’editrice Mediosfera, parlano chiaro: nel 2019 il numero dei broker online autorizzati Consob e attivi in Italia è cresciuto dell’83% in un anno passando da 132 del 2018 a 242, cioè 110 in più.
Praticamente un raddoppio: un fenomeno che non si registrava da quasi dieci anni, ovvero da quando il settore è stato regolamentato per la prima volta in Italia, ovvero attraverso il Nuovo Regolamento Consob di attivazione del Testo Unico dei mercati finanziari.
In Italia come nel mondo, sono sempre più le persone che scelgono questa attività come professione, tanto da poterla considerare una delle nuove professioni digitali. Una professione che può garantire, se fatta con giudizio, un’entrata extra mensile.
Questa crescita è dovuta a diversi fattori, primo fra tutti la possibilità di poter usufruire di nuove tecnologie e dell’esperienza di altri professionisti con i quali confrontarsi e formarsi. Inoltre, va sottolineato che sono ormai 6 milioni gli italiani che hanno accesso a un conto bancario online e questo dato è destinato a crescere in maniera esponenziale.
I broker operano utilizzando diverse piattaforme online, sia web che mobili, sulle quali si può fare trading online dall’Italia e da tutto il mondo. La più famosa e in uso è la MetaTrader 4, più utilizzata, in particolare per il Forex, rispetto alla MetaTrader 5, la seconda in classifica.
Identikit dei broker online
Dei 132 broker online autorizzati ad offrire servizi in Italia, 106 sono stranieri con sede all’estero e senza succursale in Italia, operanti principalmente nei seguenti strumenti finanziari: le Opzioni, i CFD, il Forex e le Criptovalute, nuovo strumento di successo per chi ama la volatilità.
Oltre a questi, ci sono altri istituti che possono fare o offrire servizi di trading online,tra cui figurano 9 banche e 8 SIM italiane. Da sottolineare che molte società sono state chiuse, a conseguenza della nuova legge contro le Opzioni Binarie, diventate illegali in Europa.
Diventare trader e lavorare da casa
Internet e le molte piattaforme apparse sul web hanno creato la possibilità di praticare liberamente trading online, aumentando vertiginosamente il volume di affari e di utenti interessati a questa forma di investimento.
Ciò ha comportato quindi la nascita della figura del trader online, la nuova figura professionale digitale capace di operare attivamente con i vari strumenti finanziari disponibili.
Attraverso le piattaforme dei broker, si può operare 24 ore su 24, 7 giorni su 7, a livello internazionale e in tempo reale. Attraverso sofisticati strumenti si possono consultare facilmente gli studi, le ricerche di settore, i grafici e le tabelle con le principali informazioni attraverso le quali capire su cosa e quando investire.
Nella maggior parte dei casi, chi si dedica a questa professione, facendone un lavoro, studia per mesi, attraverso libri, webinar, guide su internet e siti che insegnano proprio a come dominare la borsa.
Esistono anche piattaforme di trading e broker definiti intermediari, a cui viene affidato il mandato di gestire le proprie transazioni finanziarie e di soggetti differenti e vengono ricompensati tramite una prestabilita percentuale a contratto concluso. Bisogna, in questo caso, fare attenzione alle truffe, più volte finite nel mirino della Consob.
In generale va specificato che, per chi sceglie questa professione su internet non esistono corsi di laurea specifici, ma studi economici o con indirizzi finanziari sono sicuramente utili, sebbene non essenziali per diventare un trader. Uno vantaggio anch’esso molto utile è la conoscenza dell’inglese o di qualche altra lingua.
I migliori trader sanno anche utilizzare excel che viene usato per tenere conto delle posizioni aperte e per calcolare il rischio, dove posizionare lo Stop Loss e per scegliere la quantità da investire in una certa negoziazione.
Quanto guadagna chi fa trading online
In molti si domandano quanto sia possibile guadagnare, ma naturalmente ciò dipende da diversi fattori come l’esperienza e la conoscenza dei vari mercati.
Questa è una professione che non richiede una grande organizzazione inziale poiché, per iniziare, bastano un computer e una connessione Internet. In molti falliscono subito poiché decidono di fare forti investimenti senza conoscere bene il settore e senza pianificare in maniera adeguata le proprie mosse.
È anche vero che non esistono sistemi efficienti al 100% e che non ci si può arricchire investendo poche centinaia di euro, ma questo può diventare un primo capitale di partenza con il quale iniziare. I dati dimostrano, comunque, che i trader indipendenti hanno buoni ricavi, nonostante in pochi siano diventati ricchi con i loro investimenti: qualcuno c’è riuscito e altri hanno ottenuto risultati straordinari.