Da qualche anno, il car sharing, gestito da aziende pubbliche o private, sta conquistando le grandi città. Milano e Roma, prime tra tutte. Un sistema comodo per percorrere brevi distanze all’interno di un perimetro ben determinato dal contratto di noleggio. Numerosi i numerosi vantaggi, tra cui il risparmio dei costi di RC auto e manutenzione della macchina, azzerando costi fissi come bollo, assicurazione, benzina, manutenzione.
Come funziona l’assicurazione del car sharing?
Anche se nell’eventualità di un sinistro il comportamento da tenere è molto simile a quello che si terrebbe nell’eventualità di un incidente avvenuto con la propria auto, non tutte le società di noleggio prevedono le stesse condizioni.
In generale, va detto che tutte le piattaforme stipulano una partnership con alcune compagnie assicurative per tutelare gli utenti. L’assicurazione è sempre valida dalla consegna delle chiavi alla restituzione dell’auto, ed è inclusa nel costo della prenotazione.
Naturalmente i pacchetti assicurativi proposti dalle diverse piattaforme possono variare, ma in genere le polizze auto del car sharing prevedono una copertura che comprende danni all’auto, furto, cristalli e protezione malus Rca (con massimali).
Il pagamento dei danni derivati da un incidente con vetture in car sharing, dipende dalla responsabilità dell’incidente e dalla compagnia di car sharing. La buona notizia è che non vi saranno ripercussioni sulla propria classe di merito assicurativa. Quella cattiva invece è la franchigia.
Se è vero che i danni saranno corrisposti dalla compagnia assicurativa incaricata dalla società di car sharing, questa può comunque applicare, in caso di colpa, una franchigia di diverse centinaia di euro. Inoltre la società assicurativa può rivalersi se le dinamiche dell’incidente rivelano una grave responsabilità da parte del guidatore, come ad esempio la guida in stato di ebbrezza.
Cosa fare dopo un incidente
Come ricorda il sito ConTe.it, la prima cosa da fare dopo un incidente è contattare il Servizio Clienti. Non bisognerà, poi, spostare il veicolo dal luogo del sinistro, fino all’arrivo dell’operatore della società, che dovrà valutare lo stato del veicolo incidentato e dare l’eventuale “ok” al suo riutilizzo.
In caso di disaccordo con l’altro automobilista, l’ideale è aspettare l’arrivo dei vigili, ma questo è in realtà un suggerimento che si applica a tutti i casi di sinistro.
È comunque sempre necessario compilare il CAI (ex CID o modulo blu), il modulo per la constatazione amichevole, il quale va poi inviato alla società di noleggio dell’auto, entro il tempo limite di 7 giorni. Si rischia, altrimenti, di vedersi addebitato l’intero ammontare della riparazione dei danni.