Usa, dicembre a due velocità: arretra manifattura, avanzano servizi
Segnali di miglioramento per l’attività economica degli Stati Uniti nel mese di dicembre. La stima flash sull’indice PMI composito elaborato da Markit indica infatti un livello di 52,2 punti dai 52 punti di novembre. Il dato risulta anche superiore alle attese degli analisti che stimavano un calo a 51,9 punti.
In lieve calo, anche se sopra la soglia di espansione, l’indice relativo al settore manifatturiero (a 52,5 punti da 52,6) mentre si rafforza il settore terziario, con un PMI dei servizi che sale a 52,2 punti dai 51,6 precedenti e supera le attese (52 punti).
Breaking news
Seduta in chiaroscuro per le borse del Vecchio Continente. A Piazza Affari, il Ftse Mib termina in rialzo dello 0,5% a 35.108 punti
A Wall Street, l’apertura è piatta con il settore tecnologico sotto pressione. Le dichiarazioni dell’AD di Nvidia, Jensen Huang, influenzano l’andamento dei titoli, mentre i titoli quantistici crollano. Dow Jones, S&P 500 e Nasdaq registrano lievi perdite, mentre il prezzo del petrolio Wti al Nymex aumenta leggermente.
Negli Stati Uniti, il numero di nuovi richiedenti i sussidi di disoccupazione è diminuito nella prima settimana di gennaio, scendendo di 10.000 unità, contro le aspettative di un aumento. Questo rappresenta un miglioramento rispetto al picco di 6,9 milioni di richieste durante la pandemia.
Eni ha concluso l’acquisto di oltre 3,4 milioni di azioni proprie nell’ambito del programma di buyback, per un valore di quasi 45 milioni di euro. Questo porta il totale delle azioni riacquistate al 6,23% del capitale sociale. L’operazione ha influenzato il titolo in Borsa, che ha registrato un lieve calo.