Società

WALL STREET: VENDITE E ALLARMI SU TUTTI I FRONTI

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Giornata molto pesante per i mercati americani. Il nuovo record del petrolio, le previsioni catastrofiche di General Motors (GM: -14%) e i dati economici deludenti innescano il meccanismo micidiale dei sell. Il Dow Jones ha ceduto l’1.04% a 10633, l’S&P500 lo 0.81% a 1188 e il Nasdaq lo 0.94% a 2015.

La sessione e’ stata caratterizzata, ancora una volta, dall’aumento del petrolio, che procede inarrestabile nella sua corsa al rialzo. Il contratto future con scadenza aprile ha superato il record di $55.67, fatto registrare lo scorso ottobre, spingendosi fino a quota $56.60, nuovo massimo storico. In chiusura il prezzo si e’ attestato poco sotto tale livello, a $56.46 al barile.

All’impennata del greggio hanno contribuito gli ultimi dati sulle scorte. Il calo registrato la settimana scorsa dalle scorte di gasolio e distillati, probabilmente come diretta conseguenza delle rigide temperature invernali che hanno colpito gli Usa, e’ stato sufficiente a far schizzare il greggio ai massimi storici. Non ha frenato il rally del greggio neanche la disponibilita’ espressa dall’Opec ad aumentare la produzione.

Molto negative le notizie giunte dal fronte societario. Il colosso automobilistico General Motors ha pesantemente tagliato le previsioni sui risultati del primo trimestre e dell’anno in corso. L’azienda cita il debole andamento delle vendite in Nord America e la difficile situazione per quanto riguarda i prezzi.

In particolare sono stati rivisti al ribasso gli utili per azione del 2005 da un range di $4-6 ad un nuovo intervallo di $1-2. Per il primo trimestre l’azienda prevede perdite di $1.50 per azione, contro le precendenti stime di un breakeven. Il titolo ha registrato un vero e proprio tonfo, con una perdita di quasi il 14%. GM e’ ai minimi di 10 anni.

Cattive notizie anche dagli indicatori economici, con deficit delle partite correnti salito a nuovi massimi storici. Nel quarto trimestre 2004 il disavanzo americano nei confronti dell’estero e’ balzato al livello record di $187.9 miliardi. Di poco inferiore alle attese anche la produzione industriale di febbraio. Uno spunto leggermente positivo e’ arrivato dal settore immobiliare: i nuovi cantieri edili a gennaio hanno registrato un aumento dello 0.5%, battendo le stime degli analisti.

Tra gli altri titoli che hanno movimentato la giornata, in rosso anche Boeing, Du Pont, HoneyWell e Home Depot hanno chiuso in netto ribasso. Bene, invece, American International Group, Wal Mart e Exxon Mobil.

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Ancora un colpo di scena nella saga che vede contrapposte Verizon e Qwest per l’acquisizione di MCI. Secondo alcune indiscrezioni Qwest sarebbe pronta ad alzare l’offerta per il gruppo telecom a $8.45 miliardi. Da segnalare che domani scade l’ultimatum stabilito da Qwest per la sua precedente offerta.

Sugli altri mercati, l’euro e’ in rialzo nei confronti del dollaro. Nel tardo pomeriggio di mercoledi’ a New York il cambio tra le due valute e’ $1.3416. Il future con scadenza aprile sull’oro ha guadagnato $3.20 a $444.20 all’oncia. In rialzo, infine, i titoli di Stato: il rendimento sul Treasury a 10 anni e’ sceso al 4.50% dal 4.54% di martedi’.

BORSA: NEW YORK DEBOLE CON RECORD PETROLIO, CROLLA GM / ANSA

16 Marzo 2005 22:58 NEW YORK (ANSA)

(ANSA) – NEW YORK, 16 MAR – Wall Street cede terreno sui nuovi record delle quotazioni del greggio e sul tonfo di General Motors, terminando gli scambi con l’indice Dow Jones a 10.633,07 punti (-1,04%), il Nasdaq a quota 2.015,75 (-0,94%), mentre lo Standard & Poor’s 500 lascia sul terreno lo 0,81% a 1.188,07 punti.

In difficoltà il comparto dei titoli del comparto auto,trascinati al ribasso dalla casa di Detroit (-13,97% a 29,01, sui minimi degli ultimi 13 anni), che, complice anche il rallentamento delle vendite in America settentrionale, ha lanciato un profit warning sul 2005 con un utile fra 1 e 2 dollari per azione contro i 4-5 dollari stimati in precedenza. Nel primo trimestre, invece, la perdita di GM è prevista di 1,50 dollari per azione, mentre il consensus degli analisti stimava un risultato netto positivo di circa 4 centesimi. I titoli peggiori sono tutti automobilistici, come Ford (-2,62% a 11,91 dollari), Delphi, il maggior produttore Usa di componenti per auto (-4,47% a 4,67) e DaimlerChrysler che limita le perdite all’1,97%.

Bene, grazie ai nuovi record del greggio che ha rotto la barriera dei 57 dollari, ChevronTexaco (+0,78% a 58,61 dollari). Deboli i produttori di acciaio e in generale gli industriali,mentre tra i titoli in rialzo spicca Research in Motion, il costruttore del lettore di posta elettronica Blackberry, salito del 17,69% a 78,69 dollari. La società ha detto sì a una transazione per il contenzioso con Ntp, che sostanzialmente autorizza la società a continuare a produrre come ha fatto finora.