Svizzera: rivoluzione per i dipendenti pubblici, tragitto per ufficio rientra nell’orario di lavoro
Mentre in Italia si parla sempre più spesso dei vantaggi dello smart-working, la Svizzera annuncia una rivoluzione per gli impiegati federali. A partire dal primo gennaio, i dipendenti pubblici possono iniziare a lavorare in treno durante il tragitto verso l’ufficio. Il tempo di lavoro è “da calcolare in modo completo”, recita la modifica della direttiva “Lavoro mobile nell’Amministrazione federale”.
“Lo svolgimento del lavoro durante il viaggio per recarsi in ufficio” può essere approvato a condizione che il tipo di lavoro, la durata e le condizioni del viaggio” lo rendano possibile. Finora il lavoro svolto durante il tragitto “in linea di massima non veniva calcolato nell’orario” ed era solo concesso “in via eccezionale”.
L’autorizzazione al lavoro prima del timbro del cartellino, da parte dell’amministrazione della Confederazione, è giunta dietro le pressanti richieste di quattro sindacati.
“Una maggiore flessibilità nella forma del lavoro è un’esigenza dei nostri giorni”, ha detto Anand Jagtap dell’Ufficio federale del personale, aggiungendo che affinché ciò avvenga è necessario che i superiori siano d’accordo.
“Controllare non è possibile, serve fiducia”
Se i detrattori, in particolare, hanno sollevato delle perplessità rispetto a questa modalità di lavoro in mobilità, Jens O. Meissner, professore di Progettazione dell’organizzazione alla Scuola universitaria di Lucerna (HSLU), spiega:
“Controllare non è possibile. Lavoro in mobilità significa fiducia nei collaboratori e dare loro chiare indicazioni di quali mansioni svolgere in quali orari. Per i capi-team si tratta di una sfida: se nel gruppo si diffonde l’impressione che qualcuno se la prenda comoda nel tragitto casa-lavoro si crea rapidamente una brutta atmosfera” ha spiegato in un’intervista al sito Ticinonline.