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(WSI) – Non è un bello spettacolo, vedere l’arbitro del sistema bancario diventarne regista. Le regole anomale della vigilanza italiana finiscono per moltiplicare incomprensibili commistioni di ruolo.
Perché gli spagnoli del Bilbao non dovrebbero a ragione infuriarsi, vedendo che colui che si pronuncerà in via preliminare sui requisiti di stabilità dell’opa che intendono lanciare su Bnl ogni giorno riceve delegazioni di soci vecchi e nuovi per stringerli a coorte nel no all’opa medesima? Perché non dovrebbero sussultare gli olandesi di Abn, che ancora non si è capito se l’opa su Antonveneta la lanceranno davvero o no, assistendo al fatto che il nuovo capo dell’Antitrust si reca in visita ufficiale a via Nazionale per concordare la linea, quando invece la concorrenza dovrebbe essere finalità ben distinta rispetto a quella della sana e prudente gestione di cui solo dovrebbe occuparsi Bankitalia?
Perché poi non dovrebbero preoccuparsi tutti gli azionisti di minoranza di Bnl, di fronte al fatto che sembra si lavori per impedire un’offerta al valore non disprezzabile di 2,5 euro per titolo, che ha inoltre il merito di essere rivolta a tutti i soci della compagine compreso chi ha solo un’azione? Le domande potrebbero continuare per pagine. Sono i prezzi di regole opache, sbagliate, da riscrivere.
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