Netto rialzo dei tasSi di mercato negli Stati Uniti, la scorsa settimana. Il rendimento del Treasury a 2 anni e’ salito di ben 16 punti base a 3.85%: si tratta del massimo livello dai tempi pre-11 settembre, cioe’ dall’agosto 2001. Il bond a 5 anni e’ salito di 14 basis points a 4.30%, e il Treasury a 10 anni e’ cresciuto di 9 punti base a 4.60%. Infine lo spread tra il 2 e il 30 anni e’ crollato di 13 punti base a un notevole 99 punti base. Ovviamente sono calati proporzionalmente i prezzi dei bond.
Nel contempo i prezzi dei bond dei paesi di mercati emergenti hanno sopportato le due peggiori settimane di calo dal luglio 2002. La preoccupazione del mercato e’ che l’inflazione sia in fase di accelerazione, il che provochera’ un aumento dei tassi d’interesse a livello mondiale, riducendo anche la domanda di assets con maggior tasso di rischio.
Lo yield extra, detto anche spread, che gli investitori chiedono per mantenere in portafoglio bond di paesi emergenti rispetto ai titoli del Treasury americano, il 24 marzo ha ragiunto il massimo degli ultimi 4 mesi. Un’altra misura del riaggiustamento in corso dei portafogli istituzionali e’ che il Morgan Stanley Capital International Emerging Market Index, un benchmark azionario composto da 733 “voci”, e’ calato per il nono giorno consecutivo: si tratta della piu’ lunga serie di perdite dal settembre 2001.
