In vista delle elezioni presidenziali americane Donald Trump è pronto a giocare ancora una volta la carta del taglio alle tasse. Dopo la riduzione di tutte le aliquote sui redditi personali e d’impresa (2017), una delle misure che più hanno galvanizzato Wall Street durante il mandato di Trump, un nuovo piano di “tagli fiscali 2.0” sarà presentato nei prossimi mesi, durante la campagna elettorale. Lo ha annunciato il direttore del Consiglio economico nazionale, Larry Kudlow, in un’intervista rilasciata all’emittente Cnbc.
“Sono ancora al lavoro sul Tax Cuts 2.0”, ha detto Kudlow, “siamo distanti ancora di molti mesi, ma sveleremo qualcosa più avanti, durante la campagna elettorale”.
Se il primo round di tagli fiscali avevano beneficiato in primo luogo le aziende (con un taglio alla tassa sui redditi di impresa dal 35% al 21%) ora il progetto sarebbe concentrato su un ulteriore taglio sui redditi personali, concentrato sulla classe media.
L’obiettivo: coccolare la classe media
“Il Tax cut 2.0 sarà fatto per aiutare la crescita economica della classe media: questo rimane il nostro obiettivo”, ha affermato Kudlow. Il precedente intervento sui redditi delle persone aveva beneficiato principalmente i ceti più abbienti: per i redditi sotto i 25mila dollari il risparmio della riforma fiscale del 2017 è stato di circa 40 dollari, contro i 33mila portati a casa da coloro che guadagnano 733mila dollari o più (ovvero l’1% più ricco della popolazione americana).
Per il momento Kudlow ha evitato riferimenti più precisi a quelle che potrebbero essere le misure concrete del nuovo piano “ma le sveleremo forse in tarda estate”, ha aggiunto. Lo scorso novembre Kudlow aveva anticipato che l’obiettivo della squadra di Trump fosse “di vedere le aliquote dei contribuenti di medio reddito quanto più basse sia possibile”. Con ogni evidenza è nella classe media che Donald Trump punta a consolidare la sua base di consenso in vista delle elezioni presidenziali che si terranno il prossimo mese di novembre.