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Startup: come riconoscere quelle di successo

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Creare una nuova attività che sia in grado di creare stabilmente valore è una sfida che solo una minoranza delle startup riesce a vincere. Avere una buona idea e un piano per realizzarla sono premesse necessarie, ma non sufficienti per il successo.
Comprendere se una startup agli stadi iniziali abbia o meno le carte in regola per emergere è un esercizio complesso che richiede uno studio rigoroso di numerosi casi e dei caratteri ricorrenti di chi ce l’ha fatta.

Startup Genome, nel 2011-12, ha compiuto uno studio longitudinale (che prevede osservazioni ripetute delle stesse variabili) proprio su quest’argomento, attingendo alla banca dati di più di 650 startup digitali. La prima conclusione interessante dello studio è la seguente: il 70% delle società di nuova fondazione falliscono perché hanno affrontato troppo presto la fase dello scaling, ovvero si sono buttate prematuramente nell’ampliamento del personale e nella ricerca di nuovi clienti.

Le fasi del successo

Gli autori dello studio, Bjoern Lasse Herrmann e Max Marmer (supportati da due ricercatori della Stanford University), hanno distinto sei distinte fasi nella vita della startup

  1. Discovery. Nella fase di “scoperta” si comprende se la società sta risolvendo un problema significativo o meno e se è stato risolta in modo adeguato.
  2. Validation. Nella “validazione” l’obiettivo è quello confermare, utilizzando metriche qualitative e quantitative, sei il prodotto ha una base di utenti motivata e pronta ad aderire.
  3. Efficiency. Nella fase di “efficienza”, l’azienda si prepara al salto dimensionale affinando il modello di business, la cultura aziendale e i piani di finanziamento.ù
  4. Scale. Nella fase di “ridimensionamento” l’azienda incrementa le sue dimensioni, e se gli step successivi sono stati eseguiti correttamente è il momento in cui la startup compie il grande salto.
  5. Profit Maximization (non trattata nel report)
  6. Renewal (non trattata nel report)

 

Cosa distingue le startup di successo

Secondo Herrmann e Marmer la crescita prematura dell’impresa non è un segno di successo, ma è un tratto che caratterizza piuttosto quelle che vengono definite come imprese inconsistenti. Quest’ultime crescono 10-12 volte più in fretta nella fase Discovery e 1,5-2 volte più in fretta nella Validation. E’ però nelle due fasi successive, quelle di Efficiency e Scaling che le società di successo crescono più in fretta: 16-26 volte di più rispetto alle società “inconsistenti”.

Secondo lo studio, il numero di utenti paganti nelle fasi di Discovery e Validation è uno dei tratti distintivi per le startup. Le startup che crescono prematuramente hanno il 75% in più di utenti paganti nelle prime due fasi rispetto alle startup consistenti. Queste ultime, però, ne hanno il 50% in più di nella fase di Scale.

Non è tutto: anche la grandezza del team non cresce prematuramente nelle startup di successo: essa rimane costante in tutte le prime tre fasi e solo nella fase di Scale inizia a crescere anche lo staff. Al contrario le startup inconsistenti allargano il personale prima di aver affinato adeguatamente il modello di business.

Anche i finanziamenti ricevuti possono, a posteriori, dirci qualcosa sulle chance di successo della startup: dallo studio emerge come le imprese inconsistenti raccolgano il triplo dei finanziamenti nella fase di Efficiency, ma 18 volte in meno nella fase di Scale.