Si parla molto di auto elettriche, ma quale è la situazione in Italia? I segnali di crescita ci sono, ma al momento resta un comparto di ‘nicchia’. Secondo i dati diffusi a inizio anno dall’Unrae, in Italia sono state immatricolate 10.566 vetture solo elettriche rispetto alle 5.012 del 2018, evidenziando una crescita del 111 per cento. E se si osserva la classifica dei singoli modelli in vetta c’è la Smart ForTwo, Renault Zoe e terza in classifica la Tesla Modes 3.
E le prospettive? Per Primo Quagliano, presidente del Centro Studi Promotor (Csp) “l’auto elettrica arriverà perché la vogliono la gente, la politica, le case auto, le compagnie elettriche e il più grande mercato del mondo: la Cina”. Certo, il processo non sarà breve anche perché nel mondo, alla fine del 2018, circolavano 1,4 miliardi di autoveicoli.
“Gli anni ’20 di questo secolo dovrebbero però vedere il decollo della mobilità elettrica”, spiega il presidente di Csp. Ma per far in modo che ciò avvenga è necessario “un radicale cambiamento nei comportamenti delle autorità politiche”. Al momento, salvo poche eccezioni, sono stati posti soltanto limiti alle emissioni e alla circolazione di determinati tipi di auto.
“Poiché l’impegno economico per passare all’elettrico sarà di enorme portata le autorità politiche dovranno invece impegnare necessariamente gli Stati a sostenere l’industria nella fase di transizione, a favorire il ricollocamento dei lavoratori espulsi dal processo produttivo per il fatto che l’auto elettrica è notevolmente più semplice da produrre rispetto agli standard tradizionali e soprattutto gli stati dovranno sostenere gli automobilisti per accelerare la scelta di auto elettriche”, conclude l’esperto.