Il Pil americano cresce nel quarto trimestre, grazie al ridotto deficit commerciale
L’economia statunitense è cresciuta ad un ritmo del 2,1% su base annua nel quarto trimestre, ottenendo un forte impulso dal deficit commerciale nettamente inferiore rispetto a un anno prima.
Gli economisti intervistati da MarketWatch avevano previsto un aumento del Pil più contenuto, limitato al +1,9%.
La spesa relativa ai consumi, principale componente della crescita Usa, è salita dell’1,8%.
Gli investimenti fissi da parte delle aziende, invece, sono diminuiti dell’1,5%.
La variazione del valore delle scorte o dei beni invenduti è precipitata a soli 6,5 miliardi dai precedenti 69,4 miliardi.
Sul fronte commerciale le esportazioni sono aumentate dell’1,4%, mentre le importazioni hanno registrato un calo dell’8,7%, il più ampio mai registrato dal 2009. Il calo delle importazioni è stato fortemente influenzato dalla guerra commerciale con la Cina ed è attesa un’inversione di tendenza con un potenziale decremento del Pil nel primo trimestre.
La spesa pubblica è aumentata del 2,7% e mentre l’inflazione misurata dall’indice PCE, quello più strettamente monitorato dalla Fed, è cresciuto solo l’1,6% nel trimestre.
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Le borse cinesi chiudono in rialzo in attesa della decisione sui tassi di interesse della banca centrale cinese. Shanghai e Shenzhen registrano aumenti significativi, trainati dal settore high-tech.
L’inflazione nell’Eurozona si conferma al 2% su base annua per ottobre 2024, come riportato da Eurostat, con un incremento rispetto al mese precedente. L’inflazione core, che esclude le componenti più volatili, rimane al 2,7%. Nell’intera Unione Europea, l’inflazione annuale sale al 2,3%.
La Borsa di Tokyo chiude in rialzo, sostenuta dai titoli del settore bancario e finanziario. Il Nikkei guadagna lo 0,5%, trainato da Sumitomo Mitsui Financial Group e Hachijuni Bank. Le aspettative di un aumento dei tassi da parte della Bank of Japan alimentano il settore.
Nestle ha abbassato il target di redditività a medio termine e aumenterà gli investimenti pubblicitari per stimolare le vendite.