Borse cinesi crollano: -8% a Shanghai dopo stop Capodanno cinese e Coronavirus
Pioggia di vendite sulle Borse cinesi, che crollano di oltre il 8% alla riapertura delle contrattazioni dopo lo stop per i festeggiamenti del Capodanno cinese , prolungato a causa del coronavirus di Wuhan: pur recuperando qualcosa rispetto all’apertura, il Composite di Shanghai cede l’8,13%, a 2.734,66 punti, mentre quello di Shenzhen perde l’8,30%, a quota 1.611,04.
In apertura Shanghai cedeva l’8,7%, Shenzhen il 9%. Lo yuan si indebolisce sul dollaro e sfonda quota 7, a 7,0049 (+0,99%) sui mercati onshore, mentre su quelli offshore di attesta a 7,0054 (+0,07%). La Banca centrale cinese (Pboc) ha fissato questa mattina la parità bilaterale a 6,9249, con un indebolimento del renminbi di 373 punti base.
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Seduta perlopiù positiva per le borse europee. A Piazza Affari, il Ftse Mib termina in rialzo dello 0,2% a 33.294 punti
Wall Street apre in positivo, con Nvidia che registra un aumento del 4,8% dopo un inizio negativo nel premercato. Il titolo ha raggiunto un nuovo record, mentre le tensioni tra Russia e Occidente continuano a influenzare i mercati. Inoltre, l’attenzione è rivolta alle prossime decisioni della Federal Reserve sui tassi di interesse.
Sarà operativo entro la fine del 2026 e andrà ad aggiungersi agli altri 16 già esistenti
Negli Stati Uniti, il numero di lavoratori che hanno richiesto per la prima volta i sussidi di disoccupazione è diminuito a 213.000, il valore più basso da maggio. Le aspettative erano di 220.000 richieste. Il totale dei lavoratori che ricevono sussidi è invece aumentato leggermente, raggiungendo 1.908.000 unità.