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BORSE: IN EUROPA TORNA IL SERENO

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MILANO, 19 APR – Cambia il vento sulle principali piazze finanziarie europee. Dopo quattro giorni all’insegna dei ribassi i mercati del Vecchio Continente invertono la rotta e chiudono – pur senza presentare numeri estremamente brillanti – in territorio positivo.

A guidare la riscossa dei mercati sono stati i titoli delle società energetiche e minerarie – piuttosto in ombra nei giorni scorsi – e quelli delle case farmaceutiche spinte dalla buona performance di Roche.

L’indice Euro Stoxx 600, quello che raggruppa le prime 600 aziende d’Europa, ha registrato un progresso dello 0,7% mentre l’Euro Stoxx 50, l’indice relativo alle prime 50 società, è salito dello 0,3%: cifre non esaltanti ma sufficienti a ricreare un clima di fiducia dopo i rovesci delle passate sedute. Sui mercati si è fatta sentire, inoltre, la ripresa delle imprese high-tech – tra le meno solide nel recente passato – trascinate verso l’alto dalla buona trimestrale pubblicata, negli Stati Uniti, da Texas Instruments, tra le prime produttrici mondiale di chip.

Ravvivate dai risultati della società statunitense, sono apparse Nokia, salita del 2,6%, e Asml (+0,9%), la prima creatrice europea di semiconduttori. In rialzo – come detto – anche la giornata delle società attive in campo farmaceutico con Roche (+2,4% dopo avere annunciato una buona trimestrale ) a guidare il drappello. Sulla sua scia, bene sono andate Glaxo (+0,9%) e Novartis (+2,1%).

Sempre tra i comparti marchiati dal segno più, spiccano quello energetico e quello minerario con Bp, la prima azienda petrolifera a livello continentale, a guadagnare l’1,1% seguita da Shell (+0,9%) e dalla prima società mineraria mondiale, Bhp Billiton in progresso dell’1,5%. La rivale Rio Tinto – terza realtà planetaria – è avanzata dell’1,6%.

Caldo, soprattutto in chiave italiana, il campo creditizio su cui pesa la corsa di Bbva e di Abn Amro all’acquisto di Bnl e Antonveneta. Proprio sul fronte della banca padovana, è andata in scena l’ennesima schermaglia tra la Popolare di Lodi e Abn Amro protagoniste di un serrato testa a testa per Antonveneta. Mentre la prima continua a acquistare azioni dell’istituto di credito patavino, la seconda ha ricevuto il via libera da Bankitalia a salire al 20%.

A fine giornata, così, Antonveneta ha ceduto lo 0,61% e la Popolare di Lodi ha ceduto il 2,22%. Tra le altre banche, Bnl ha lasciato sul terreno lo 0,21%, Mps ha perso lo 0,43% mentre Intesa è salita dello 0,58%. Sostanzialmente invariata Unicredit (+0,06%) mentre Capitalia é avanzata dello 0,59%. In volo, infine, Credem (+3,15%) sulle voci, senza conferma, di un possibile interesse di Banca Lombarda (+1,31%).

Da tempo nelle sale operative si ipotizza un disimpegno della famiglia Maramotti dalla banca, dopo la scomparsa di Achille Maramotti. Più in ombra, dopo le copertine, delle ascorse sedute, il titolo Fiat. Vissuta, ieri, una giornata difficile il gruppo torinese – è riuscito, solo parzialmente, nell’impresa di riguadagnare il tanto terreno perduto.

Al termine degli scambi, il titolo ha ceduto lo 0,66% risalendo la china grazie alle dichiarazioni fatte ieri dal suo amministratore delegato Sergio Marchionne, il quale, tra le altre cose, ha escluso cambiamenti in materia del prestito convertendo contratto con le banche.

Di seguito l’andamento odierno degli indici dei titoli guida delle principali borse europee. – Londra +0,59% – Parigi +0,32% – Francoforte +0,06% – Milano +0,11% – Madrid +0,23% – Amsterdam +0,22% – Stoccolma +0,13% – Zurigo +0,89%. (ANSA)