Anima alza il velo sui conti 2019. AD Marco Carreri lascia il gruppo
Marco Carreri, attuale Amministratore Delegato di Anima Holding, non si ricandiderà per il prossimo triennio. Così il cda del gruppo presentando il progetto di bilancio per l’esercizio 2019.
Guidare Anima è stato per me un grandissimo privilegio che ho vissuto con passione, impegno e grande senso di responsabilità nei confronti di tutti gli stakeholders. A 58 anni sento il bisogno di ridisegnare almeno in parte le priorità della mia vita, guardando con curiosità a nuove sfide che la vita, non necessariamente quella professionale, vorrà regalarmi. Anima è oggi un gruppo solido e in salute, come i risultati gestionali evidenziano, caratterizzato da una forte componente valoriale, fra cui un management team di assoluta qualità, coeso e determinato che sono convinto saprà portare avanti la storia di successo che insieme abbiamo scritto”.
Così ha commentato Marco Carreri. Anima ha registrato una raccolta netta nel 2019 ata positiva per circa 0,3 miliardi di euro con un totale delle masse gestite a fine dicembre 2019 pari a 185,7 miliardi di euro, anche grazie ad una performance ponderata netta dei fondi comuni di oltre l’8,5% nel 2019.
L’utile ante imposte ha raggiunto i 204,9 milioni di euro (in aumento di circa il 18% rispetto ai 173,6 milioni di euro del 2018), mentre l’utile netto si è attestato a 145,8 milioni di euro (+19% sui 122,1 milioni di euro del 2018).
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Finale incerto per Piazza Affari e le altre borse europee, aspettando le riunioni delle banche centrali. Acquisti su Saipem e Unipol
Il Dow Jones ha raggiunto un nuovo record storico a 41.733,97 punti, registrando un aumento dello 0,8%. Tuttavia, il calo di Apple ha influenzato il mercato, con il titolo in ribasso del 2,6%. Anche lo S&P 500 e il Nasdaq Composite hanno mostrato perdite.
Ferrari ha recentemente acquistato azioni proprie su Euronext Milan e New York Stock Exchange, parte di un programma di riacquisto di azioni da 250 milioni di euro. Questo è un segmento di un progetto più ampio da 2 miliardi di euro, da completare entro il 2026. Nonostante l’operazione, il titolo Ferrari ha registrato un calo dell’1,60% a Milano.
Inizio settimana contrastato per Wall Street, con l’attenzione rivolta alle prossime decisioni della Federal Reserve sui tassi di interesse. Anche le banche centrali di Regno Unito e Giappone si riuniranno nei prossimi giorni.