Mentre Wall Street arretra dopo l’ultima impennata di contagi in Cina e la Lombardia segue con apprensione la possibile proliferazione del coronavirus è quantomai importante avere davanti agli occhi un quadro neutrale della situazione.
E nulla è più asettico dei numeri. La Johns Hopkins University aiuta la comunità scientifica e la pubblica informazione attraverso un pratico strumento, aggiornato con grande frequenza, che permette di visualizzare (quasi in tempo reale) il numero dei contagi, dei morti, delle guarigioni con una localizzazione sulla carta geografica.
Lo strumento consiste in una dashboard interattiva, all’interno della quale è possibile navigare dentro i dati e seguire lo sviluppo del contagio. (Qui il link per accedere allo strumento, in basso l’ultimo aggiornamento pubblicato al 21 febbraio).
Cosa suggeriscono i numeri al momento
E’ bene chiarire, per temperare appena i legittimi timori di una crescita esponenziale dei casi di contagio, che la malattia influenzale indotta dal Covid-19 non risulta letale nella stragrande maggioranza dei casi. Si parla di un tasso di mortalità (anche se il termine tecnico sarebbe letalità) compreso fra il 2 e il 3%. Non dovrebbe sorprendere, dunque, che al momento oltre 18mila soggetti che avevano contratto il coronavirus siano ora completamente guariti.
I morti, al 21 febbraio, risultano 2.248. In Europa le morti accertate da coronavisus si limitano a un solo caso, avvenuto in Francia. In Italia i casi di contagio accertati sono saliti a 6.