Si fa sempre più alta la tensione sui mercati azionari, mentre aumenta il numero di casi di coronavirus al di fuori della Cina.
Avvio pesante per tutte le Borse europee. Milano fa peggio del resto d’Europa con il Ftse Mib che perde il 4,2% con titoli che sfiorano il calo in doppia cifra e numerose sospensioni per eccesso di scostamento tra i contratti(-11% Juventus, -9,5% Ferragamo, -9,2% Nexi, -9% Saipem, -8,8% Amplifon).
Gli analisti di Equita Sim si aspettano un impatto sul Pil italiano anche su temporaneo e per questo vedono sotto pressione i bancari, ma i titoli piu’ rischio sono considerati quelli più esposti verso il settore turistico e quelli delle aziende con attività più concentrate nel Nord Italia.
Nel resto d’Europa Parigi perde il 3%, Francoforte il 2,9%, Londra il 2%, Madrid il 2,85%. L’ampliamento dei contagi in Corea del Sud e i nuovi casi in Israele, Iran e Italia hanno penalizzato fin da questa mattina i mercati asiatici (Tokyo chiusa per festivita’) con Seul che ha perso il 3,9% e Hong Kong che cade dell’1,8%
Lo spread tra Btp Bund è schizzato a pochi minuti dall’apertura dei mercati a 145 punti base dai 134 della chiusura di venerdì scorso, con un tasso di rendimento per il decennale italiano dello 0,98%. I Btp fanno peggio dei titoli greci, a 139,8 punti base dal Bund, con un rendimento dello 0,93%.
Dopo il calo di venerdì, si attende un nuovo avvio in forte flessione per il Dow Jones Industrial Average, che in mattinata perde circa di 380,41. Anche i futures S&P 500 e Nasdaqindicano un avvio di contrattazioni in territorio negativo..
Gli investitori continuano a seguire gli sviluppi sull’epidemia di coronavirus che è stata segnalata per la prima volta in Cina, ma si è diffusa rapidamente in altri paesi, in particolare la Corea del Sud e l’Italia, che ha registrato un picco nel numero di casi confermati negli ultimi giorni.
Ieri Seoul ha alzato il suo allarme coronavirus al “livello più alto” con gli ultimi numeri che portano a oltre 750 i contagiati, rendendo la Corea del Sud il paese con il maggior numero di casi al di fuori della Cina continentale. Nel frattempo, al di fuori dell’Asia, finora l’Italia è stato il paese più colpito, con oltre 130 casi segnalati e tre morti.
“Sono giunto alla conclusione che i mercati azionari globale debbano riclassificare il prezzo per tenere conto o attualizzare completamente il drammatico impatto economico che tutto ciò avrà”, ha detto Jonathan Pain, autore di The Pain Report, in un’interista alla CNBC lunedì mattina in Asia. ” Mi aspetto una correzione del 20 al 25% nel prossimo mese”.
Vendite sulle Borse asiatiche, Seul a picco
Intanto questa mattina, sui listini asiatici vendite pensanti alla borsa di Seul. L’indice azionario benchmark Kospi ha perso fino a -3,74%, “La paura del virus si sta diffondendo in tutto il paese, ad un ritmo molto più veloce del virus stesso”, hanno scritto Marie Kim e Jeeho Yoon di Citi. “Prevediamo che la ricaduta economica non si limiterà a determinate regioni e città”.
Segno meno anche per le principali Borse asiatiche, orfane di Tokyo, chiusa per festività. Deboli i listini azionari cinesi, con Shanghai che lima lo 0,19% mentre Shenzhen recupera l’1,15%. Taiwan flette l’1,30%.
In rosso le altre piazze asiatiche che chiuderanno più tardi le rispettive sedute, con Hong Kong che perde l’1,59%, Singapore l’1,02% e Bangkok il 2,20%. Seguono Jakarta (-1,19%) e Kuala Lumpur (-2,54%).
Giù la borsa di Mumbay (-0,93%), mentre fa peggio Sydney (-2,28%).