Coronavirus, emergenza globale. E gli aiuti economici? Per ora tante parole e pochi fatti
L’emergenza coronavirus è ormai a livello globale con i casi di contagio dal Covid-19 che aumentano in tutto nel mondo e che stanno mettendo a rischio l’economia mondiale come sottolineato dall’Ocse che tagliato le stime di crescita per il 2020 al 2,4%, contro il +2,9% messo a segno nel 2019.
Per questo, mai quanto ora, sono fondamentali aiuti e sostegni alla congiutura internazionale. Ma come si stanno muovendo i singoli Paesi? Finora sono state fatte essenzialmente dichiarazioni di intenti e poche iniziative concrete, sia da parte dei singoli Stati ma anche da parte delle istituzioni finanziarie, con qualche eccezione.
Governi ancora impreparati alla reazione
Ad oggi nessuno Stato ha adottato misure concrete per sostenere l’economia in questo momento di crisi. In Italia, il terzo paese più colpito finora nel mondo, potrebbe arrivare presto sul tavolo del consiglio dei ministri il decreto con le nuove misure di carattere economico per fronteggiare l’emergenza da coronavirus per un ammontare di 3,5 miliardi di euro.
Si nuove in un certo senso anche la Svezia che per rispondere alla minaccia del virus sta valutando l’ampliamento del già esistente sussidio salariale per le aziende in difficoltà.
Anche la Germania potrebbe muoversi sul fronte economico considerando che mesi fa il ministro delle Finanze Olaf Scholz aveva dichiarato di essere disponibile ad aumentare la spesa pubblica, con interventi extra fino a 50 miliardi di euro.
Mentre l’Eurozona ha deciso di istituire una task force i cui compiti e obiettivi sono ancora ignoti, i Paesi membri del Fondo monetario internazionale si sono impegnati a fornire il sostegno necessario a limitare l’impatto sull’economia del coronavirus. In un comunicato rilasciato alla fine di una teleconferenza si legge:
Siamo determinati a fornire il supporto necessario per mitigare l’impatto. Abbiamo invitato l’Fmi a utilizzare tutti gli strumenti di finanziamento disponibili per aiutare i paesi membri bisognosi. Siamo fiduciosi che, lavorando insieme, supereremo la sfida che dobbiamo affrontare e ripristineremo la crescita e la prosperità per tutti.
L’unica istituzione che finora ha stanziato delle risorse è la Banca Mondiale che ha deciso di mettere a disposizione 12 miliardi di dollari ai Paesi in via di sviluppo per far fronte all’emergenza,
Banche centrali tagliano i tassi di interesse
Più dinamiche le banche centrali. La Federal Reserve ieri a sorpresa ha tagliato i tassi di interesse di mezzo punto all’1-1,25% e anche la Banca centrale Australiana ha deciso di portare il costo del denaro al minimo storico dello 0,5%. Si è unita nel pomeriggio di oggi la Banca Centrale del Canada che nella sua riunione di politica monetaria ha deciso di tagliare i tassi di interesse di 50 punti base portandoli all’1,25% proprio per fare fronte al rallentamento dell’economia provocato dall’epidemia del coronavirus.