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Borsa: giornata da dimenticare per Piazza Affari. Ftse Mib a -11,17%

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Seduta da dimenticare quella odierna per Piazza Affari con l’indice Ftse Mib che chiude segnando una flessione dell’11,17% a  a 18.475 punti, dopo un minimo di giornata a quota 18.346. Una delle chiusure peggiori che si ricordi per il listino  milanese, il calo peggiore dalla Brexit (giugno 2016), in preda ai timori per l’emergenza coronavirus.

Lo spread tra Btp e Bund chiude a 227,8 punti base, il livello più alto da agosto scorso (contro i 178 della chiusura di venerdì), mentre il rendimento del decennale del Tesoro è all’1,48%.

Tra i titoli maggiori, le vendite hanno colpito i petroliferi, in scia al crollo del prezzo del greggio. La mossa dell’Arabia Saudita di aumentare la produzione di petrolio in modo significativo dopo il crollo dell’accordo di taglio delle forniture dell’OPEC con la Russia ha mandato in tilt i mercati finanziari globali già nel panico per l’impatto dell’epidemia di coronavirus.

Il greggio ha registrato il suo giorno peggiore da quasi tre decenni a questa parte. Sul listino milanese Saipem e Tenaris hanno lasciato sul terreno entrambe il 21%, mentre sul fronte bancari Mediobanca e Banco Bpm hanno ceduto il 14%. Solo una manciata di titoli  sono riusciti a chiudere in territorio positivo con la maglia rosa del Ftse Mib assegnata a Pirelli che ha arginato le perdite al 4,3%. Tonfo assoluto per ENI oltre il 20%.

Fuori dall’Italia non va meglio. Anche per le borse europee si registra una delle sedute peggiori della storia recente con un crollo dell’indice StoxxEurope600, del 7,4%, che equivale a 608 miliardi ‘bruciati’ in una giornata.

A Wall Street i principali indici azionari stanno registrando una flessione del 4% con vendite generalizzate su tutti i principali titoli.