Stretta del Ministero degli interni su chi infrange l’obbligo di restare in case, dettato dall’emergenza coronavirus. Sono ancora troppi gli italiani che, a dispetto delle norme che vietano le uscite, se non per situazioni di necessità, in giro per le strade.
Secondo i dati comunicati comunicati ieri sono state 838.200 le persone controllate dall’11 al 16 marzo 2020, 35.506 quelle denunciate. Poco più di 1100 gli esercizi commerciali denunciati per non aver osservato le disposizioni sulle chiusure o sulle distanze di sicurezza.
Numeri che hanno spinto il Viminale ad abbandonare i toni morbidi e comprensivi e a chiedere alle forze dell’ordine di effettuare indagini ancora più capillari, sanzioni e denunce emesse nei confronti di chiunque non abbia dei veri motivi per stare in giro.
Discorso che vale soprattutto per chi dovrebbe stare in quarantena perché positivo o è entrato in contatto con una persona contagiata.
Da qui la necessità di modificare il modulo di autocertificazione , dopo che diverse persone sono state trovate fuori casa in violazione degli obblighi della quarantena.
Restano quattro le motivazioni ammesse per gli spostamenti:
- comprovate esigenze lavorative
- situazioni di necessità
- motivi di salute
- rientro presso il proprio domicilio, abitazione o residenza.
Ulteriore novità: il modulo dovrà essere compilato e controfirmato al momento del controllo dalle forze dell’ordine che avranno accertato l’identità del cittadino. In questo modo il cittadino viene esonerato dall’onere di allegare all’autodichiarazione una fotocopia del proprio documento di identità.
Dunque, le passeggiate “sono consentite purché circoscritte alla propria zona e comunque per una durata di tempo limitata”. Se si è in due bisogna mantenere una distanza di almeno un metro.
Una modalità simile a quella concessa a chi ha necessità di portare a spasso il proprio cane o comunque deve raggiungere un negozio per fare la spesa oppure andare in farmacia o ancora andare a piedi a portare assistenza a un familiare. Anche chi va a piedi deve portare con sé il modulo di autocertificazione e giustificare lo spostamento in caso di controllo delle forze dell’ordine.