Società

BERLUSCONI, UN UOMO SENZA POLSO

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Ormai e’ evidente a tutti che Silvio Berlusconi non ha polso. L’assenza di quel carattere tipico dei politici di razza, e’ in queste ore palese fino al parossismo. Qualunque premier degno di questo nome (il leader dell’esecutivo) avrebbe gia’ messo a tacere i ministri leghisti Maroni e Calderoli; i quali, con le loro dichiarazioni sull’euro, si sono gia’ chiamati fuori dal governo di centro-destra. La crisi virtuale e’ aperta, Palazzo Chigi ne deve prendere atto senza ulteriori rinvii.

La Lega infatti ha confermato l’intenzione di chiedere un referendum per tornare alla doppia circolazione di euro e lira. Il partito di Bossi sta anche studiando un progetto per legare la “nuova lira” all’andamento del dollaro, come ha detto oggi il ministro del welfare Roberto Maroni. Ministro del welfare? Ma ci faccia il piacere. Questi leghisti sono veramente dei quaquaraqua’ indegni di stare al governo in un paese occidentale – in recessione – che ha bisogno di cure drastiche e serie. Sono politici impuniti che in vista della loro patetica riunione di Pontida in cravatta verde alzano il tono della polemica per far titoloni sui giornali (e i media riprendono e ingigantiscono acriticamente ogni loro castroneria).

Potrebbe anche essere che la Lega faccia sul serio ma, se tanto mi da tanto, agisce come se il governo di cui fa parte fosse un consiglio di circoscrizione o di comune, in cui vince chi la spara piu’ grossa. Ecco perche’ Berlusconi deve mostrare il polso, se lo ha, e riaffermare la linea europeista e pro-euro del governo. Il leader di Forza Italia apparira’ sempre piu’ debole e impotente a governare se non avra’ il coraggio di zittire o di sbattere fuori dall’esecutivo la Lega (e magari prenda lui l’interim di Maroni e Calderoli, tanto non ci vuole molto…). L’Italia non puo’ continuare a essere il paese dei campanelli che e’ diventato, dove tutto e’ lecito e ogni dichiarazione irresponsabile e’ consentita.