Dopo due mesi o poco più dall’inizio del lockdown, Wuhan dice addio alle misure di contenimento adottate per far fronte all’epidemia di coronavirus. La città cinese da cui è partita la pandemia dal Covid-19, dopo aver imposto limitazioni e contenimeti il 23 gennaio scorso, il prossimo 8 aprile potrà finalmente tornare ad una sorta di normalità.
Hubei torna alla normalità il 25 marzo
Questa settimana è stata riaperta la metropolitana e due importanti case automobilistiche di Wuhan, Dongfeng Toyota e Dongfeng Motor hanno riavviato le loro linee di produzione. La provincia dell’Hubei riapre le sue porte al mondo già da domani, 25 marzo. E’ bene però precisare che potranno spostarsi dalle proprie abitazioni solo le persone considerate sane che si muoveranno grazie alla tecnologia e a i codici QR rilasciati dalle autorità cinesi. L’Hubei conta 60 milioni di persone, mentre Wuhan 12 milioni, numeri molto simili all’Italia e alla Lombardia, la regione che finora conta il numero più alto di contagi e vittime dal nuovo coronavirus.
Ad oggi la Cina conta il numero più alto di contagi a 67800 contro i 63927 dell’Italia ma il nostro paese ha già raggiunto il triste primato per quanto riguarda il numero di decessi dal COVID-19 a 6,077 contro i 3153 della Cina. Il paese asiatico vede i nuovi casi di coronavirus risalire a 78, di cui uno a Wuhan dopo 5 giorni di fila a quota zero e 74 importati dall’estero.
Secondo i dati aggiornati a lunedì della Commissione sanitaria nazionale, i nuovi contagi di ritorno, in aumento al totale di 427, sono stati 31 a Pechino, 14 nel Guangdong, 9 a Shanghai, 5 nel Fujian, 4 a Tianjin, 3 nel Jiangsu, 2 sia nello Zhejiang e nello Sichuan, e 1 ciascuno per Shanxi, Liaoning, Shandong e Chongqing.
Certamente la fine del lockdown in Cina è una buona notizia per l’Italia che ad oggi vive più di tutti gli altri paese del resto del mondo l’incubo pandemia.