Prezzi più freddi a marzo: giù inflazione in Italia e in Europa
Rallenta nel mese di marzo l’inflazione in Italia. Secondo quanto reso noto oggi dai dati provvisori dell’ISTAT, la variazione annua dei prezzi al consumo, ha messo a segno un aumento dello 0,1% sia su base mensile sia su base annua in rallentamento dal +0,3% del mese precedente.
La decelerazione è imputabile prevalentemente alla dinamica dei prezzi dei beni energetici non regolamentati (in calo da +1,2% a -2,7%) e dei servizi (da +1,0% a +0,6%); tali andamenti sono stati solo in parte compensati dall’accelerazione dei prezzi degli alimentari (da +0,4% a +1,2%) e dei tabacchi (da +1,5% a +2,5%).
Stesso andamento in calo anche per i prezzi nella zona euro: l’inflazione ha segnato una flessione a marzo di mezzo punto percentuale rispetto al mese precedente, scendendo dall’1,2% allo 0,7%.
E’ la stima flash di Eurostat. Cibo, alcol e tabacco hanno il tasso annuale più alto (2,4% rispetto al 2,1% di febbraio), seguono i servizi (1,3% dall’1,6% del mese precedente), beni industriali non energetici (stabili allo 0,5%) e l’energia (-4,3% dal -0,3% di febbraio)
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