L’articolo fa parte di un lungo dossier dedicato al coronavirus pubblicato sul numero di marzo del magazine Wall Street Italia
L’emergenza Coronavirus sta mandando in tilt i mercati di mezzo mondo con momenti di inevitabile panico per gli investitori.
Così chi ha un fondo azionario globale in forma di Pic (ovvero un piano di investimento di capitale che compra quote di un fondo in un’unica soluzione), si trova a registrare perdite alla stregua di quello che sta accadendo sui listini azionari.
Se fino a questo momento aveva cavalcato l’onda rialzista delle borse mondiali, ora si trova a fare i conti con uno scenario nuovo.
Cosa di può fare in questo contesto? In primis è bene cercare di mantenere la strategia di investimento pianificata e poi considerare anche un ribilanciamento del portafoglio (senza stravolgimenti), magari valutando i beni rifugio.
Infine, potrebbe valere la pena considerare (per chi è più esperto) delle strategie a copertura delle posizioni. Come suggerisce l’educatore finanziario Gabriele Bellelli:
“In teoria un bravo consulente spiega al cliente la strategia formulata e gli illustra i risultati che sono stati ottenuti nel passato, sottolineando come la strategia si è comportata in occasione degli eventi shock.
Io ad esempio – spiega Bellelli- nei miei corsi di formazione mostro sempre e solo strategie che comprendono il 2007-2008 in modo tale che ogni partecipante sia consapevole non solo degli aspetti positivi (rendimenti e performance positive) ma anche delle criticità (volatilità, drawdown, mesi che la strategia impiega a recuperare perdite). Se il risparmiatore è reso consapevole di quello che sta facendo, diventa più semplice gestirne l’emotività e il rapporto.