Grazie al forte recupero dell’ultima ora di scambi, la seduta di borsa a Wall Street si e’ chiusa con gli indici positivi. Il Dow Jones ha guadagnato lo 0.18% a 10.565, l’S&P500 lo 0.22% a 1.206, il Nasdaq e’ avanzato dello 0.28% a 2.074.
Nonostante il bilancio della giornata sia attivo, tra gli operatori sembra prevalere la cautela. I continui aumenti dei prezzi energetici sono l’elemento principale a frenare i tentativi di rally.
La sensazione generale e’ che il mercato azionario stia attraversando un periodo di stallo, con gli indici che procedono da settimane all’interno di un range di un punto percentuale. Molto probabilmente occorrera’ un catalizzatore significativo (come un forte calo del petrolio o sviluppi molto positivi sul fronte geopolitico) per migliorare il sentiment degli investitori e consentire agli indici di accelerare al rialzo.
Spunti positivi sono arrivati in mattinata dagli indicatori economici. Nel mese di maggio l’indice dei prezzi al consumo e’ sceso dello 0.1%. Le attese erano per un aumento dello 0.1%. Il dato di oggi, assieme a quello sui prezzi alla produzione comunicato martedi’, confermano che l’inflazione negli Stati Uniti non rappresenta una minaccia e suggeriscono che difficilmente la Fed sara’ aggressiva sugli aumenti del costo del denaro.
Buoni anche i dati dal settore manifatturiero. A giugno il New York Empire State Manufacturing index e’ salito a 11.7 da quota -11.1, valore registrato a maggio. Una cifra sopra lo zero indica espansione. Le attese erano per un valore di 3.9 punti.
Nettamente al di sopra delle previsioni i dati sulla produzione industriale. A maggio l’indicatore e’ salito dello 0.4%, il doppio rispetto alle attese degli economisti (+0.2%). Le scorte di magazzino ad aprile sono salite dello 0.3% (consensus +0.4%).
A placare gli entusiasmi iniziali ci ha pensato pero’ il petrolio, schizzato vicino ai $57 dollari al barile nei minuti immediatamente seguenti la comunicazione dei dati sulle scorte. L’EIA (Energy Information Administration) ha riportato che nella settimana conclusasi il 10 giugno le scorte di greggio sono scese di 1.78 milioni di barili (contro le attese di un calo di un milione di unita’). Le scorte di benzina sono calate di 905 mila barili (gli analisti si apettavano un aumento di 675 mila unita’).
Il contratto future con scadenza luglio ha poi ceduto parte dei guadagni nel finale, chiudendo comunque in progresso di 57 centesimi a quota $55.57 al barile.
Passando alla cronaca societaria, a livello settoriale hanno registrato le migliori performace i titoli energetici e dei servizi petroliferi, trainati al rialzo dal buon progresso del petrolio. Deboli, invece, il settore dei semiconduttori, Internet e quello aereo.
Relativamente ai singoli titoli, va evidenziato il buon momento di General Motors, che ha esteso il +4% di martedi’ avanzando di oltre un punto percentuale. Sul colosso automobilistico stanno giovando i possibili risvolti positivi sulla vertenza sindacale legata alle spese mediche dei lavoratori.
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Tra gli altri titoli del Dow Jones che hanno registrato una buona performance risaltano anche IBM, Boeing ed Exxon Mobil. Male, invece, Walt Disney, McDonald’s e United Tech.
Tra le societa’ che hanno comunicato gli utili trimestrali citiamo Bear Stearns. La banca d’affari nel secondo trimestre ha realizzato EPS di $2.56, 19 centesimi al di sopra delle attese del mercato ($2.37). Il fatturato e’ salito del 2.0% su base annua a $1.87 miliardi (consensus $1.7 mld).
In ambito di mergers & acquisitions, il gruppo cinese Haier Group ha annunciato che potrebbe essere intenzionato all’acquisizione della societa’ di elettrodomestici Maytag Corp.
Sugli altri mercati, l’euro e’ in recupero sul dollaro. Nel tardo pomeriggio di mercoledi’ a New York il cambio tra le due valute e’ $1.2108. In calo l’oro. Il future con scadenza agosto e’ avanzato di $1.60 a quota $430.90 all’oncia. Invariati, infine, i titoli di Stato. Il rendimento sul Treasury a 10 anni si e’ attestato al 4.11%.