La crisi legata all’emergenza sanitaria si ripercuote inesorabilmente anche sull’economia a seguito del blocco delle attività produttive di moltissimi settori.
Il Pil dell’Eurozona è pertanto destinato a sprofondare pesantemente nel 2020, con un calo del 9% che sarà superato, in peggio, dal -11,6% che potrebbe colpire l’Italia: è quanto sostiene Goldman Sachs nelle sue ultime previsioni contenute nello European Daily.
Il recupero dell’economia nel 2021, tuttavia, sarà robusto: +7,8% per l’Eurozona e +7,9% per l’Italia.
Per gli altri maggiori Paesi dell’Area euro le previsioni di Goldman Sachs sono le seguenti:
- Germania: – 8,9% nel 2020; +8,5% nel 2021
- Francia: -7,4% nel 2020; +6,4% nel 2021
- Spagna: -9,7% nel 2020; +8,8% nel 2021.
“Ci aspettiamo una forte contrazione della crescita europea ma l’incertezza sulle le nostre previsioni sono molto elevate data l’insolita tipologia e la magnitudo” della crisi coronavirus, ha scritto Goldman Sachs mettendo in chiaro come le previsioni dipendano “in modo importante da tre parametri:
- “Il picco di attività,
- La durata delle severe misure di contenimento
- La velocità del successivo rimbalzo”.
Gli scenari più “estremi”
Date le incertezze intorno allo choc economico statunitense, Goldman Sachs fornisce anche scenari più estremi estremamente distanti gli uni dagli altri:
“Stimiamo che in uno scenario al rialzo, dove il declino del picco di attività è minore e il rimbalzo è più veloce di quanto ci aspettiamo, la flessione del 2020 potrebbe essere di un -6%. Ma in uno scenario fortemente negativo, con picchi di perdite più consistenti, un un blocco più lungo e un rimbalzo più lento il ribasso potrebbe partire da -16% nel 2020”.
“Presi i due parametri nel loro insieme” Goldman ritiene che le previsioni sull’Europa “sono ancora sbilanciate verso il basso”.