Il fondista azzurro è il nuovo ‘friend of the brand’ di Seiko
A cura di Margherita Calabi
Cosa vuole dire ‘fermarsi’ per uno sportivo del suo calibro? È anche un modo per dare un grande esempio…
“Tutti gli anni mi fermo per due settimane a fine aprile. Quest’anno, per forza di cose, ho dovuto anticipare di un mese. Per me lo stop è propedeutico, devo dare ‘respiro’ al fisico e alla testa prima di riprendere gli allenamenti. Di solito è una scelta volontaria, con questa emergenza mondiale la situazione è un po’ diversa, ma prima di tutto bisogna rispettare le regole”.
Si è sempre allenato con costanza e disciplina. Con quale spirito affronta la situazione attuale?
“Ho la fortuna di poter trovare delle valide alternative per i miei workout. Mi alleno in casa con i rulli, con i tapis roulant e con sedute di rafforzamento a carico naturale invece di qualche corsa all’aria aperta, qualche giro in bici, qualche giornata di sci alpinismo. Il mio bicchiere è sempre mezzo pieno: i nostri sacrifici da atleti nel non partecipare alle gare sono nulla rispetto ai sacrifici delle persone che stanno combattendo in prima linea negli ospedali”.
Lei è il fondista italiano che ha vinto più gare in coppa del mondo. Qual è il prossimo obiettivo?
“Le Olimpiadi invernali del 2022. Avrò 32 anni e per la mia specialità, le Sprint, non sarò uno dei più giovani a gareggiare, ma vorrei tornare sul podio. Nel 2018 ho vinto la medaglia d’argento alle Olimpiadi in Corea del Sud. Portare a casa un’altra medaglia, oltre che essere un sogno, è diventato un obiettivo”.
Negli anni è stato seguito da importanti allenatori e maestri di sci. Qual è la lezione più importante che ha ricevuto?
“Il punto di partenza è la famiglia. I miei genitori non mi hanno mai spinto verso il successo, mi hanno insegnato a dedicarmi a ciò che facevo con impegno. Grazie ai miei allenatori ho poi imparato ad amare questo sport. Questa passione è diventata un lavoro grazie al gruppo sportivo delle Fiamme d’Oro della Polizia di Stato”.
La sua passione per lo sci è cominciata a nove anni, complice un papà che andò nel 1994 a Lillehammer per tifare l’Italia ai Giochi olimpici. Sci a parte, quali passioni coltiva Federico Pellegrino?
“Sono un grande amante dei romanzi storici di Valerio Massimo Manfredi e delle biografie sportive, mi immedesimo nell’atleta in questione e cerco di capire cosa poter trarre dalla sua esperienza. Mi ha colpito molto quella di Novak Djokovic”.
È il nuovo ‘friend of the brand’ di Seiko. Quali valori condivide con il marchio?
“Il mio sport è un mix di forza, resistenza, strategia e gestione dei tempi e del ritmo. Credo fortemente che il risultato arrivi con il duro lavoro e la concentrazione ferma sull’obiettivo. In questo mi ritrovo con il Seiko Astron 5X (nella foto), un orologio con una tecnologia esclusiva che mette in evidenza la cura per i dettagli e l’attenzione per la performance”.
L’articolo integrale è stato pubblicato sul numero di aprile del magazine Wall Street Italia.