Questo articolo fa parte del lungo dossier “Scrivi oggi il tuo domani” pubblicato sul numero di aprile del magazine Wall Street Italia.
Alla fine dell’emergenza che stiamo vivendo, cambieranno molte cose, dai nostri modi di consumo, probabilmente più digitalizzati, al nostro approccio al lavoro e forse anche le attività fino ai rapporti interpersonali.
Tra i vari cambiamenti radicali che stiamo già assaporando c’è sicuramente un massiccio incremento del commercio elettronico. Complice il lockdown e la chiusura di molte attività produttive, tutti chi più chi meno si sono dovuti “arrendere” all’evidenza, ossia ad un mondo sempre più digitalizzato. Dallo shopping alla ristorazione fino ai servizi di consulenza, la parola d’ordine in questo momento è online.
E parallelamente all’incremento dell’e-commerce, si assiste anche all’inevitabile crescita dei pagamenti elettronici. Ancora non sono disponibili dei dati che certifichino la crescita ma è ragionevolmente immaginabile che questa sia sostanziosa come afferma Maurizio Pimpinella Presidente dell’associazione italiana prestatori servizi di pagamento.
In queste settimane stiamo facendo una sorta di allenamento al mondo che verrà: un mondo più smart, flessibile e dinamico che cambierà tutte le nostre abitudini in maniera profonda e radicale sostiene Pimpinella. Ma ci voleva un’emergenza sanitaria per digitalizzare i pagamenti degli italiani?
Nei prossimi mesi, quando tutto questo sarà alle spalle – in ultimo – c’è da scommetterci che avremo ancora più voglia di vivere di quanta non ne avessimo fino a ieri. Tutto ciò porterà sicuramente a un boom di tutte quelle attività che saranno state resilienti nel momento più duro e che godranno in seguito del desiderio di socialità e convivialità che il virus non solo non ci ha portato via ma che contribuirà ad amplificare.