L’Italia è il paese più colpito dal Coronavirus, con effetti anche sul sistema economico. Ma in questo contesto arriva un assist nei confronti dei BTP.
Mentre gran parte d’Europa sembra aver superato il picco delle nuove infezioni di COVID-19 e si appresta a riaprire gradualmente le attività economiche, restano elevati i rischi di seconde ondate. Ecco perché la tanto attesa «fase 2» non sarà un vero e proprio ritorno alla vita normale, perché permarranno molte precauzioni.
La gestione della crisi lascerà i governi molto più indebitati rispetto ad oggi. Oltre a possibili inasprimenti fiscali, ciò renderà necessari tassi d’interesse bassi a lungo.
Alcuni economisti descrivono questa strategia come «repressione finanziaria», in quanto implica la riduzione dei rendimenti percepiti dagli investitori che, loro malgrado, si fanno così carico di una parte dei costi. Grazie alla liquidità immessa dalle banche centrali e in particolare dalla Federal Reserve, nelle ultime settimane le borse hanno recuperato oltre il 20%, riducendo le perdite registrate dall’inizio della crisi. I mercati guardano oltre il 2020 puntando a una ripresa decisa nel 2021; si tratta di uno scenario verosimile.
Non bisogna tuttavia perdere di vista che il mercato azionario è guidato soprattutto dagli utili delle società quotate e difficilmente la redditività delle aziende ritornerà rapidamente ai livelli del 2019. Il mondo del credito ha recuperato meno del mercato azionario e sconta scenari più avversi, riflettendo attese di tassi di default raramente visti nel passato.
Per questo motivo Ubs evidenza di avere un sovrappeso sulle obbligazioni corporate investment grade e high yield (soprattutto statunitensi, per via della maggior visibilità sulle politiche economiche) e sui titoli di Stato emergenti in valuta forte. In questo contesto, Matteo Ramenghi, Chief Investment Officer UBS WM Italy, UBS Europe SE, consiglia di acquistare BTp.
«Abbiamo un sovrappeso sulle obbligazioni corporate investment grade e high yield e sui titoli di Stato emergenti. Tra i titoli di Stato europei, i BTP sono tra quelli che preferiamo».