Niente da fare. Falliscono le speranze su remdesivir, il farmaco antivirale di Gilead, in sperimentazione nella cura anti- COVID-19, e su cui aveva scommesso il mercato.
Secondo quanto riportano sia il Financial Times che Statnews citando i risultati di un test clinico condotto in Cina e pubblicato per errore sul sito dell’Organizzazione mondiale della sanità” (Oms), il farmaco prodotto dall’azienda californiana non migliora le condizioni dei pazienti e non riduce la presenza patogena nel sangue.
Il remdesivir ha inoltre provocato notevoli effetti collaterali tanto da costringere la sospensione del test su 18 pazienti.
I ricercatori hanno studiato 237 pazienti, somministrando il farmaco a 158 e paragonando i loro progressi con i restanti 79 malati.
L’azienda dal canto suo ha spiegato che:
“Lo studio è stato interrotto in anticipo per la scarsa partecipazione, è stato sottodimensionato impedendo conclusioni statisticamente significative. Per questo – prosegue la casa farmaceutica – i risultati appaiano inconcludenti, sebbene i dati e i trend suggeriscano potenziali benefici con il remdesivir per i pazienti, soprattutto per quelli curati all’inizio della malattia”.
Dopo la pubblicazione dei due articoli, sul titolo Gilead si sono abbattute le vendite: le azioni hanno chiuso le contrattazioni di ieri a Wall Street con un calo del 5% circa a 77,41 dollari, in flessione dai massimi storici toccati venerdì 17 aprile, quando le azioni avevano raggiunto quota 84 dollari.