L’appuntamento di Standard & Poor’s con il rating sul debito pubblico italiano, atteso nella serata del 24 aprile, assume un’importanza decisamente inferiore nel contesto attuale. In particolare, la portata del piano di acquisti di titoli della Banca centrale europea contribuirà a mantenere sotto controllo i rendimenti dei titoli anche nel caso in cui il giudizio dovesse essere portato al livello spazzatura.
E’ questo in sintesi il quadro delineato da Filippo Diodovich, senior strategist di IG Italia, secondo il quale è soprattutto l’esito del negoziato sul Recovery fund europeo l’elemento essenziale per tenere sotto controllo le tensioni finanziarie europee.
Sotto questo aspetto, Diodovich ritiene che “anche solo attraverso l’introduzione di una tassa europea di solidarietà (ad esempio una tassa sulle multinazionali, un’IVA europea, una tassa sui redditi sopra i 75 mila euro) la Commissione Europea avrebbe l’autonomia e la forza necessaria per poter lanciare progetti ambiziosi come il Recovery Fund”.
L’appuntamento con il rating di S&P
“In serata l’agenzia Standard&Poor’s deciderà sul rating dell’Italia. Una scelta che in altre condizioni avrebbe portato a nostro avviso a conseguenze molto forti sulle piazze finanziarie italiane.
Tenendo conto delle recenti decisioni della Bce (allargamento ai junk bond con rating superiore al BB- per l’uso come collaterale nelle operazioni di rifinanziamento del settore bancario europeo) la decisione di S&P’s avrà, a nostro avviso, effetti molto limitati proprio grazie allo scudo protettivo della Bce”, ha affermato Diodovich.
“Riteniamo che l’agenzia S&P’s non porterà il rating dell’Italia a livello spazzatura”, ha concluso l’esperto, “al massimo abbasserà la valutazione da BBB a BBB-, uno scalino al di sopra del grado ‘junk’. Tuttavia pensiamo che lo scenario più probabile sia una conferma del giudizio attuale”
IG ha ipotizzato tre scenari sulla decisione attesa in serata da parte di S&P:
- S&P’s lascia rating a BBB confermando outlook negativo. In tale scenario crediamo che si possa assistere ad un allentamento delle tensioni sul mercato obbligazionario, con uno spread btp/bund in flessione verso i 225 punti base.
- S&P’s taglia di un notch il rating a BBB-. Lo spread in questo caso potrebbe oscillare sui valori attorno a 250-270 punti base.
- S&P’s taglia di 2 o più scalini il rating sul debito italiano portandolo al livello “spazzatura”. In questo scenario potremmo assistere a una reazione negativa dei mercati, ma sempre limitata in virtù dello scudo della Bce. Tuttavia lo spread potrebbe salire nel range 275-300 punti base.