La Fase 2 della lotta al coronavirus è ormai alle porte, ma le limitazioni e le precauzioni continueranno a condizionare la quotidianità degli italiani ancora per lungo tempo. Nonostante si allarghino le attività economiche che potranno riaprire, così come le libertà di movimento all’interno della propria regione, il distanziamento sociale continuerà ed essere obbligatorio praticamente in ogni circostanza della vita comune.
In cosa consiste il distanziamento sociale, e perché assume una grande importanza nel contenimento della pandemia? Gran parte della risposta dipende dalle caratteristiche stesse del Covid-19.
Quest’ultimo infatti è un virus che si diffonde principalmente attraverso le goccioline di saliva che, in seguito a colpi di tosse o starnuti, restano in sospensione nell’aria o si depositano sugli oggetti. Indossare la mascherina è importante nel contenimento del contagio proprio perché il portatore del virus riduce le sue possibilità di contagiare gli altri limitando la fuoriuscita di goccioline dalle sue vie aeree.
In aggiunta, mantenere una distanza di almeno un metro dalle altre persone, specialmente nei luoghi chiusi in cui le goccioline restano per più tempo concentrate nell’aria, è un altro strumento per ridurre il contatto con il coronavirus e prevenire il contagio.
Il distanziamento sociale, in assenza di un vaccino che possa immunizzare larga parte della popolazione, resta l’unico strumento di contrasto per rallentare la velocità con la quale il virus si trasmette e si riproduce. E’ bene sottolinearlo: senza l’introduzione di un vaccino, la diffusione del Covid-19 può essere rallentata, ma non eliminata. Nemmeno sulla cosiddetta immunità di gregge, infatti, esistono certezze scientifiche relativamente a questo particolare virus. Coloro i quali sono già stati colpiti dal Covid-19 (anche inconsapevolmente) potrebbero, infatti, aver conquistato un’immunità solo di breve termine: non è ancora chiaro quanto gli anticorpi prodotti dall’organismo sarebbero efficaci nel caso di una seconda infezione.
Tutto questo non può che costringere le autorità pubbliche a introdurre nuovi obblighi di distanziamento sociale per limitare il più possibile i contagi, mentre il motore dell’economia riparte. Il rischio, infatti, è che un ritorno immediato alla vita di sempre riporti la diffusione del coronavirus a livelli insostenibili per il sistema sanitario, obbligando a un nuovo e non meno dannoso lockdown.