Economia

È il giorno della BCE, cosa si aspettano gli analisti

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Dopo la conferma dei tassi della Fed arrivata ieri, oggi è la volta della Bce. In mattinata si svolgerà in teleconferenza il Consiglio direttivo della Bce, le cui decisioni verranno comunicate alle 13 e 45 italiane. Alle 14 e 30 si terrà la (tele)conferenza stampa esplicativa della presidente, Christine Lagarde.

Gli analisti sono divisi sui contenuti che saranno annunciati oggi ma la retorica che sceglierà di utilizzare Lagarde sarà comunque decisiva. Come fanno notare da più parti gli analisti, il numero uno della banca centrale europea sarà comunque attentissima nel misurare ogni singola parola, dopo il passo falso commesso alla conferenza stampa di marzo, quando alcune frasi incaute e successivamente corrette a più riprese – “non siamo qui per chiudere gli spread” – provocarono un brusco peggioramento su tassi e differenziali, in particolare sui Btp italiani.

Difficilmente, secondo Ing, la Lagarde vorrà ripetere l’exploit negativo, semmai cercherà in ogni modo di lanciare messaggi rassicuranti sulla determinazione dell’istituzione a fare la sua parte contro le pressioni sulle zone periferiche dell’area monetaria.

Sicuramente verranno forniti dettagli circa l’allargamento all’acquisto anche di titoli junk bond (titoli di stato e corporate) nel piano di quantitative easing annunciato nei giorni scorsi da Francoforte.

Analisti divisi sui possibili nuovi provvedimenti

Gli esperti di Allianz Global Investors non mettono in conto nulla di nuovo. Semmai, dicono, l’istituto di Francoforte potrebbe elaborare con maggiore precisione i dettagli delle misure già messe in campo, ad esempio spiegare come effettuerà le operazione del suo nuovo piano di acquisti di titoli anti pandemia (Pepp).

Altri non escludono che possano arrivare nuovi provvedimenti. In particolare proprio il programma di shopping anti pandemico che potrebbe passare, dai 750 miliardi di euro attualmente previsti fino a fine anno potrebbe venir rafforzato a 1.000 o 1.200 miliardi.

Secondo Paul Diggle, Senior Economist, Aberdeen Standard Investments:

“La BCE dovrà fare di più. Il suo attuale programma di QE è di dimensioni ridotte, in relazione alle dimensioni dell’economia, rispetto alla Fed o alla Banca d’Inghilterra; i responsabili della politica fiscale dell’Eurozona non sono stati in grado di concordare nulla di veramente sostanziale; e gli spread periferici si stanno nuovamente allargando. La questione riguarda il “cosa” e il “quando”. Preferiremmo l’annuncio di un programma di QE illimitato, ma sospettiamo che la BCE possa finire per ritardare e agire in misura limitata. Per questo motivo, siamo ancora preoccupati circa la coesione a lungo termine dell’Eurozona”.