TH Resorts: pronti ad aprire 30 strutture a fine giugno
Il Gruppo TH Resorts pronto ad aprire a fine giugno le sue 30 strutture per la prossima stagione estiva, mettendo in sicurezza i villaggi secondo le indicazioni della autorità sanitarie. Lo annunciano il presidente e azionista storico Graziano Debellini e il suo amministratore delegato Gaetano Casertano.
È urgente ripartire con una nuova riprogrammazione commerciale, visto che in tempi normali ad aprile le percentuali di prenotazione confermate per TH Resorts sarebbero state pari all’80% per la montagna e al 70% sul mare. Ogni giorno che passa rischia di compromettere la stagione e creare un ulteriore danno a gestori e proprietari di immobili, a tutto il comparto del turismo. Un milione e mezzo di stagionali attendono di capire se avranno un lavoro nei prossimi mesi, per questo è prioritario che siano attuati quanto prima tutti gli interventi a sostegno del turismo che sono stati enunciati nell’ultimo decreto e che sono stati espressi con chiarezza nel manifesto del turismo, che ha raccolto la voce di moltissime realtà, catene e gruppi rappresentativi del settore.
Facciamo un appello alle autorità italiane, europee e regionali: basta battute superficiali sul turismo, improvvisazioni dettate da scarsa conoscenza del settore o valutazioni soggettive, ma subito decisioni importanti. Ci vuole rispetto e un’immediata risposta per un settore che vale il 13% del PIL con 230 miliardi di fatturato e 3 milioni di addetti. Senza questo il turismo in Italia diventerà facile preda di speculatori e non ci sarà prospettiva.
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A Wall Street si apre una settimana in ribasso dopo il rally post-elettorale. Jerome Powell, presidente della Federal Reserve, ha dichiarato che non c’è fretta di ridurre i tassi di interesse, mentre l’inflazione persiste. Con la prossima riunione della Fed in vista, le probabilità di un ulteriore taglio dei tassi sono diminuite. Gli indici Dow Jones, S&P 500 e Nasdaq aprono tutti in calo, mentre il prezzo del petrolio Wti scende.
Le vendite al dettaglio negli Stati Uniti hanno registrato un incremento dello 0,4% a ottobre, raggiungendo i 718,9 miliardi di dollari. Questo risultato ha superato le attese che erano di un +0,3%, consolidando un aumento del 2,8% rispetto allo scorso anno. Escludendo veicoli e carburanti, la crescita è stata dello 0,1%.
Le borse della Cina continentale chiudono in calo per il secondo giorno consecutivo, con investitori incerti sull’efficacia delle recenti misure di stimolo economico di Pechino. Nonostante le vendite al dettaglio siano aumentate del 4,8% a ottobre, la produzione industriale ha deluso le aspettative, crescendo solo del 5,3%.