USA: in miglioramento il deficit commerciale statunitense. A maggio lo squilibrio con l’estero si è infatti ridotto posizionandosi a 55.35 Mld, dai 56.90 di aprile. Il ridimensionamento è in gran parte da imputare al rallentamento del prezzo del greggio registrato a maggio.
La bilancia commerciale, infatti, depurata dalla bolletta petrolifera, è risultata pressoché invariata (-39.50, da –39.55 di aprile). In lievissimo rialzo le esportazioni (+0.1% m/m), mentre tornano a contrarsi le importazioni (-0.9% m/m) dopo il sensibile rimbalzo di aprile. Sebbene il dato sia abbastanza incoraggiante per la crescita nel secondo trimestre del 2005, il recente e consistente rialzo del prezzo del greggio potrebbe tornare a pesare nuovamente sul dato di giugno.
A mercati chiusi sono risultate positive le trimestrali pubblicate da Amd (secondo produttore mondiale di chip per PC) e da Apple: entrambi i titoli hanno guadagnato intorno al 3%. I mercati azionari avevano chiuso sostanzialmente invariati con l’indice S&P500 prossimo ai livelli massimi degli ultimi 4 anni.
Santomero, membro votante della Fed, ha dichiarato che la Fed continuerà la politica graduale di incremento dei tassi di interesse. L’esponente della Fed ha affermato di attendersi una crescita nella parte bassa del range 3,5-4%. Sul fronte prezzi, Santomero ha preso atto che i dati recenti sono risultati positivi il che però continua a rendere necessario un atteggiamento vigile da parte della Fed. L’asta sul titolo a 5 anni ha evidenziato una buona domanda rispetto al totale offerto con una partecipazione degli indirect bidders in calo dal 49,9 al 29,6%.
Europa: i dati sulla produzione industriale italiana hanno registrato a maggio una flessione superiore alle attese, andando a riequilibrare l’anomalo rimbalzo di aprile. Il dato è sceso infatti del 2,1%, confermando un trend di rallentamento dell’output industriale aggiustato per i giorni lavorativi.
In disaggregato è emerso un calo mensile di tutti i comparti ad eccezione di quelli correlati con l’attività estrattiva ed energetica. Relativamente all’inflazione il dato francese ha registrato a giugno un rialzo delle spinte inflative conseguenti principalmente al rialzo del prezzo del greggio. Il dato infatti depurato dalla componente energetica è rimasto invariato sia su base mensile che su quella tendenziale.
Dinamica simile per il dato tedesco e per quello spagnolo. Il dato definitivo per l’intera area Euro sarà in pubblicazione lunedì 18 p.v. Oggi è festa della Bastiglia in Francia: i mercati parigini rimarranno aperti ma presumibilmente ne risentiranno i volumi scambiati.
Asia-Pacifico: il Nikkei ha raggiunto i massimi degli ultimi tre anni, trainato dal settore dei tecnologici sulla scia delle buone notizie societarie arrivate dagli Usa. Tra i migliori performanti del listino si registrano infatti Advantest e Lenovo. Sul mercato obbligazionario da evidenziare il lieve recupero dei bond nipponici per il primo giorno dopo quattro sessioni consecutive di ribasso.
Il movimento è stato supportato dal buon esito dell’asta trentennale, con il titolo che è stato assegnato ad un rendimento inferiore alle attese. Gli ultimi dati pubblicati dal Ministero delle Finanze sui flussi netti da parte di investitori esteri, hanno evidenziato il più alto volume di acquisti netti di azioni giapponesi delle ultime 17 settimane, nel periodo conclusosi il 9 luglio.
Commodity: calo maggiore rispetto alle attese per le scorte di greggio Usa. Secondo i dati forniti dal dipartimento dell’energia Usa, la diminuzione settimanale è stata di 3,9 milioni di barili. L’agenzia internazionale per l’energia ha diffuso ieri le stime aggiornate di crescita sulla domanda globale di greggio, riviste al ribasso di 200.000 b/d a causa dell’atteso rallentamento della domanda cinese ed Usa.
A cura di A. Cesarano (Responsabile Market Research), L. Lorenzoni (Economista Senior), A. Mercuri (Analista), C. Pace (Economista)