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Azimut alza il velo sui conti: cresce la rete di consulenti e private banker

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Utile netto consolidato normalizzato pari a 59,2 milioni (rispetto a 90,9 milioni nel primo trimestre del 2019) e ricavi consolidati pari a  228 milioni di euro per Azimut che alza il velo sui conti relativi ai primi tre mesi dell’anno, segnati dalla pandemia COVID-19.

Il patrimonio totale a fine marzo 2020 del gruppo attivo nel settore del risparmio gestito si attesta a 51,4 miliardi (€ 53,6 miliardi a fine aprile), comprensivo del risparmio amministrato e gestito da case terze direttamente collocato. La Posizione Finanziaria Netta consolidata a fine marzo 2020 risultava positiva per circa € 108,2 milioni, in miglioramento rispetto ai € 72,7 milioni di fine dicembre 2019. L’Assemblea ha approvato la distribuzione di un dividendo totale ordinario di  1 euro per azione, pagato totalmente per cassa. La data di pagamento del dividendo in contanti è prevista per il 20 maggio 2020, con stacco cedola il 18 maggio 2020 e record date 19 maggio 2020.

Azimut sottolinea come sia continuata in maniera positiva  l’attività di reclutamento in Italia di consulenti finanziari e private banker: nel primo trimestre del 2020 il Gruppo e le sue divisioni hanno registrato 31 nuovi ingressi, portando il totale del Gruppo Azimut a fine marzo a 1804 unità. Pietro Giuliani, Presidente del Gruppo, sottolinea:

“In questo periodo di difficoltà senza precedenti, siamo stati tutti messi alla prova e il nostro Gruppo ha saputo reagire dimostrando solidarietà, compattezza e solidità in tutti gli ambiti in cui ci siamo mossi per arginare gli effetti di un’emergenza sanitaria che in poco tempo è diventata una crisi economica e finanziaria. Ci siamo impegnati soprattutto all’inizio dell’emergenza per donare materiale sanitario alle strutture ospedaliere in sofferenza nelle regioni più colpite e per rafforzare il nostro impegno a sostegno delle imprese lanciando ulteriori nuove iniziative volte a veicolare il risparmio privato verso l’economia reale. Abbiamo messo in atto rapidamente tutte le azioni necessarie, adottando anche procedure innovative, per consentire ai consulenti e quindi ai clienti di poter operare da remoto garantendo la continuità dei servizi. I risultati conseguiti nel periodo, 59 milioni di euro di utile netto normalizzato, sono frutto della resistenza del nostro modello di business integrato e i numeri, inevitabilmente impattati dall’elevata incertezza sui mercati, sono la riprova di una struttura commissionale variabile allineata con gli interessi dei clienti. I nostri sforzi sono rivolti a superare il periodo di crisi, rispettando allo stesso tempo gli impegni con gli azionisti a cui verrà distribuito il 20 maggio un dividendo di 1 euro per azione interamente cash, emergendo ancora determinati per continuare a crescere.”