Eurizon: patrimonio gestito stabile nel primo trimestre (a 312 miliardi di euro)
Nel primo trimestre 2020, Eurizon, società di asset management del Gruppo Intesa Sanpaolo specializzata nella gestione di prodotti e servizi per la clientela retail e istituzionale, ha mostrato un valore del patrimonio gestito a 312 miliardi di euro, in leggera crescita (+1%) rispetto a un anno fa.
Da inizio 2020, a causa dell’effetto combinato di mercati e raccolta, si registra un calo del 7%.
“Si segnala tuttavia che, in un contesto generalizzato di forte volatilità e calo dei mercati azionari, i portafogli di Eurizon sono stati in grado di contenere le perdite implementando scelte gestionali che hanno permesso di affrontare la fase iniziale della crisi con una ridotta esposizione verso le asset class di rischio” spiega una nota.
Sul fronte dei dati economici del trimestre: l’utile netto consolidato (compreso l’utile di pertinenza di terzi) è di 100,2 milioni di euro, il margine da commissioni è di 174,5 milioni di euro e il cost/income ratio è inferiore al 20%. A conferma della capacità della società e delle sue controllate di mantenere buoni livelli di redditività ed efficienza anche nelle fasi di difficoltà.
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A Wall Street si apre una settimana in ribasso dopo il rally post-elettorale. Jerome Powell, presidente della Federal Reserve, ha dichiarato che non c’è fretta di ridurre i tassi di interesse, mentre l’inflazione persiste. Con la prossima riunione della Fed in vista, le probabilità di un ulteriore taglio dei tassi sono diminuite. Gli indici Dow Jones, S&P 500 e Nasdaq aprono tutti in calo, mentre il prezzo del petrolio Wti scende.
Le vendite al dettaglio negli Stati Uniti hanno registrato un incremento dello 0,4% a ottobre, raggiungendo i 718,9 miliardi di dollari. Questo risultato ha superato le attese che erano di un +0,3%, consolidando un aumento del 2,8% rispetto allo scorso anno. Escludendo veicoli e carburanti, la crescita è stata dello 0,1%.
Le borse della Cina continentale chiudono in calo per il secondo giorno consecutivo, con investitori incerti sull’efficacia delle recenti misure di stimolo economico di Pechino. Nonostante le vendite al dettaglio siano aumentate del 4,8% a ottobre, la produzione industriale ha deluso le aspettative, crescendo solo del 5,3%.