Wall Street, tornano le vendite. Prudenza sulla fase 2, rischio nuova ondata di contagi
Chiusura all’insegna delle vendite ieri a Wall Streeti. La colpa è delle dichiarazioni di Anthony Fauci, il direttore dell’Istituto nazionale statunitense di malattie infettive, secondo cui una riapertura anticipata negli Stati Uniti potrebbe favorire lo scoppio di una nuova ondata di contagi, che potrebbe mettere a repentaglio l’eventuale recupero dell’economia.
Il Djia ha perso 457,21 punti, l’1,89%, a quota 23.764,78. L’S&P 500 ha ceduto 60,20 punti, il 2,05%, a quota 2.870,12. Mentre il Nasdaq ha lasciato sul terreno 189,79 punti, il 2,06%, a quota 9,002,55.
Breaking news
Negli Stati Uniti, le domande di mutuo sono in aumento, con un incremento dell’1,7% nell’indice delle richieste di mutuo ipotecario nella settimana del 15 novembre. Anche le richieste di rifinanziamento e nuove domande mostrano una crescita significativa, secondo la Mortgage Bankers Associations (MBA). I tassi sui mutui trentennali sono saliti al 6,90%.
I mercati asiatici chiudono in rialzo, con Hong Kong e Cina continentale in attesa dei risultati di Nvidia. L’indice Hang Seng e l’Hang Seng Tech registrano guadagni, sostenuti dai settori tecnologico e farmaceutico.
A settembre, la produzione nel settore delle costruzioni nell’area euro è calata dello 0,1% rispetto ad agosto, mentre in Italia è cresciuta del 2,2%. Questi dati, riportati da Eurostat, evidenziano una tendenza negativa per l’area euro, nonostante l’Italia mostri segnali di ripresa.
Avvio positivo per le borse europee, compresa Piazza Affari. Oggi report salari Bce e stasera trimestrali