Si chiamerà UKGT (UK Global Tariff) e sarà approvato entro la fine dell’anno per entrare in vigore dal gennaio 2021, il nuovo regime tariffario doganale post Brexit che va a sostituire la tariffa esterna dell’Unione Europea. Ad annunciarlo il governo britannico secondo cui tale regime si applicherà a tutti quei Paesi con cui il Regno Unito non ha accordi doganali e rimuoverà i dazi inferiori al 2%.
Per la prima volta in 50 anni siamo in grado di impostare il nostro regime tariffario su misura per l’economia del Regno Unito”, ha dichiarato Liz Truss, Segretario di Stato per il Commercio Internazionale, sottolineando che “il nuovo sistema andrà a beneficio dei consumatori e delle famiglie del Regno Unito, riducendo la burocrazia e il costo di migliaia di prodotti di uso quotidiano”. “Con questo approccio diretto sosteniamo l’industria del Regno Unito e aiutiamo le aziende a superare le sfide economiche senza precedenti poste dal coronavirus”.
L’UKGT manterrà i dazi su una serie di settori chiave per l’industria del Regno Unito come l’agricoltura, l’automotive (al 10%) e la pesca. Allo stesso tempo verranno eliminati i dazi sulle importazioni che entrano nelle catene di approvvigionamento come viti e bulloni ad esempio, per un valore di 30 miliardi di sterline.
Tariffa ridotta per una serie di prodotti come alcuni elettrodomestici, prodotti sanitari e alcuni prodotti da cucina come il lievito in polvere. Dazi ridotti su oltre 100 prodotti green, come termostati e lampade a LED. Londra inoltre ha confermato il dazio del 10% sulle automobili ma ha tagliato le tariffe su decine di miliardi di sterline di importazioni di componentistica automotive.