Tre italiani su 5 non ritengo opportuno risparmiare ulteriormente. Gli acquisti in loco permettono di risparmiare di più.
Wall Street Italia, in collaborazione con T-Voice ha cercato di capire il rapporto degli italiani con il risparmio al tempo del coronavirus i analizzando i commenti degli utenti pubblicati sul web e social network.
T-Voice si occupa di opinion mining, sentiment analysis e topic discovery e sfrutta algoritmi di artificial intelligence supervisionati con l’obbiettivo di offrire una panoramica precisa di opinioni e sentimenti condivisi tramite il web e i social network.
Le analisi sono state condotte su più di 37.000 testi in lingua italiana riguardanti il tema “risparmio” presenti nel web e sui principali social network per il periodo che va dal 1 Aprile al 19 Maggio. Tutti i risultati sono presentati al netto degli “off-topic”, ovvero senza considerare quei testi che non contengono il tema di interesse.
Cosa pensano i cittadini sul risparmio?
Nonostante il clima di grande preoccupazione, più della metà degli italiani non ritiene opportuno in questo periodo risparmiare più di quanto già non faccia normalmente. Infatti, il 58,5% dei cittadini esprime sul web un Basso risparmio, sia in termini di risparmio effettivo (più risparmio gestito o meno spese) sia in termini di propensione al risparmio.
Basso risparmio = risparmio (effettivo o atteso) uguale al livello di risparmio medio naturale.
Alto risparmio = risparmio (effettivo o atteso) superiore al livello di risparmio medio naturale.
Quali strumenti finanziari preferiscono i risparmiatori?
Tra coloro che ritengono opportuno risparmiare, durante questo periodo le decisioni (o predisposizioni) di investimento si bilanciano tra un 48,5% dei cittadini che ha investito o pensa di investire in fondi e assicurazioni e un 51,5% che invece ritiene più opportuno un investimento in Titoli di Stato, siano essi italiani o stranieri (per la maggior parte comunque obbligazioni europee).
Quali canali di acquisto/vendita “aiutano” il risparmio?
Valutando il risparmio dal punto di vista di acquisto/vendita, sul web e sui social le discussioni si concentrano su tre canali: l’e-commerce, gli acquisti in loco e il cashback.
Dunque, in termini di costi e spese durante questa quarantena i risparmi si sono convertiti spesso in acquisti a prezzi vantaggiosi tramite il canale online dell’E-commerce, oppure sfruttando le numerose offerte in loco.
Anche il Cashback sta iniziando a diffondersi tra gli italiani, che sempre più lo utilizzano e lo considerano come un potenziale metodo di risparmio effettivo.
Infine, analizzando congiuntamente i canali di acquisto e l’analisi sul risparmio (tramite cross-topic analysis), si evince che il canale di acquisto/vendita che gli italiani ritengono garantire un maggior risparmio di spesa in questo periodo è quello On site, percependo spesso come fittizie le offerte presenti nel canale online.
Per scoprire come gli italiani convivono il coronavirus e nuove regolamentazioni leggi questa analisti di T-Voice.