Il negoziato fra lo stato tedesco e Lufthansa entra oggi nella fase finale: la Germania è pronta a lanciare la sua offerta di salvataggio per la compagnia aerea, colpita dalla crisi indotta dal coronavirus.
Oggi, lunedì 25 maggio, i rappresentanti del Fondo economico di stabilizzazione (Wsf) si incontreranno per definire gli ultimi dettagli di un piano di aiuti pubblici che ci aggirerebbe intorno alla cifra di 9 miliardi di euro. Si tratterebbe di un bail-out di dimensioni enormi, con una cifra paragonabile a quella investita dallo stato italiano in Alitalia dal 1974 a oggi (8,7 miliardi secondo le stime Mediobanca-Sole24Ore).
Secondo quanto riferisce a Bloomberg una fonte a contatto con il dossier, l’incontro del Wsf dimostrerebbe che lo stato tedesco è pronto a presentare la sua offerta a Lufthansa. Secondo quanto riferito, il piano sarebbe composto dai seguenti punti:
- 5 miliardi di euro sotto forma di partecipazione statale “silenziosa” al capitale, attraverso strumenti di equity che non predono diritti di voto
- 3 miliardi di euro sotto forma di prestiti erogati dall’equivalente tedesco della Cassa depositi e prestiti (la KfW)
- Partecipazione diretta nel capitale con una quota del 20% del valore di 330 milioni (ma con valore nominale pari a 2,56 milioni)
- Partecipazione del 5% attraverso la sottoscrizione di un bond convertibile per 90 milioni di euro e corrispondente a 32 milioni di azioni.
Fra i dettagli ancora da definire è prevista la definizione di una tabella di marcia per l’uscita del capitale pubblico dall’azionariato dell’azienda. Secondo le fonti raggiunte da Bloomberg la società ha cercato di limitare per quanto possibile l’influenza dello stato su quelli che saranno i processi decisionali post-bailout; tuttavia, le condizioni di difficoltà di Lufthansa sarebbero tali da spingere il “consiglio di amministrazione” ad “approvare rapidamente l’accordo prima ancora di chiedere il voto al consiglio di sorveglianza dell’azienda”.
Resta da capire quale sarà la posizione della Commissione europea sul piano, verso il quale competitor come Ryanair hanno promesso battaglie legali nel nome della concorrenza inquinata dagli aiuti di stato. Per le stesse ragioni Ryanair ha già sfidato un piano di salvataggio del governo francese nei confronti della compagnia di bandiera Air France.
Per il momento la Commissione europea ha deciso di astenersi dal commentare le trattative.