L’industria del risparmio gestito riprende fiato in aprile, dopo lo shock coronavirus. Dopo i timori per la pandemia, le sue pesantissime ricadute economiche e gli scossoni sui mercati, i risparmiatori hanno ripreso un po’ di coraggio, probabilmente a fronte dei massicci interventi messi in campo da Governi e autorità monetarie dei maggiori Paesi.
Risultato finale, come emerge dalla mappa mensile di Assogestioni, lo scorso mese la raccolta netta è risultata positiva per 2 miliardi di euro, dopo i deflussi per 8,7 miliardi di marzo. Nello stesso mese, il patrimonio gestito ha segnato un aumento a 2.178,3 miliardi da 2.140,3. Da inizio anno, il saldo resta tuttavia negativo per 10 miliardi.
L’analisi della raccolta
A trainare aprile sono stati i fondi comuni, che sfiorano +6 miliardi di raccolta netta, dopo i -10,5 miliardi di marzo, sulla spinta dei fondi aperti con +5,7 miliardi (contro -10,8 miliardi nel mese precedente), con l’apporto anche dei fondi chiusi, che segnano +195 milioni dopo +282 milioni.
Per le gestioni di portafoglio, che a marzo avevano retto bene alla crisi del Covid-19 (+1,8 miliardi), il saldo dei flussi in aprile è invece risultato negativo per quasi 3,9 miliardi.
Le retail segnano +105 milioni, dopo -742 milioni, mentre le istituzionali registrano un saldo negativo per 3,98 miliardi, dopo +2,58 miliardi a marzo.
Pesano sul comparto i – 5,4 miliardi che la mappa registra per le gestioni di portafoglio istituzionali di Generali. Dalla compagnia triestina arriva, però la precisazione che il dato complessivo di raccolta del gruppo (-4,4 miliardi) si riferisce “principalmente a ribilanciamenti nei portafogli di clienti istituzionali”. Si tratta, cioé, di riposizionamenti e non di deflussi.
A livello di singole società di gestione Eurizon (gruppo Intesa Sanpaolo) si posiziona prima per raccolta netta nel mese con oltre 2,5 miliardi di euro.
Secondo Massimo Mazzini, Responsabile Marketing e Sviluppo Commerciale di Eurizon “La raccolta del mese di aprile è il risultato della continua collaborazione con le reti del Gruppo Intesa Sanpaolo e gli altri partner commerciali di Eurizon, sia distributori che istituzionali. Abbiamo continuato a garantire il servizio ai nostri clienti grazie agli strumenti digitali a nostra disposizione, questo è stato fondamentale per trasmettere un forte segnale di vicinanza anche nelle fasi di mercato più difficili e consentire ai nostri clienti di avere la massima trasparenza sull’andamento dei mercati e dei loro investimenti.”
Mazzini conclude: “A ciò si associa la capacità del nostro team investimenti di intervenire tempestivamente sui portafogli per gestire la volatilità dei mercati. Da sottolineare come la qualità dei prodotti gestiti da Eurizon sia stata riconosciuta da Morningstar Rating che ha posizionato Eurizon al 12 posto tra le più grandi società per asset a livello europeo nel primo trimestre”.