Questo articolo fa parte del lungo dossier “Uscire dal baratro” pubblicato sul numero di maggio del magazine Wall Street Italia
E’ iniziata la fase 2 dell’emergenza Coronavirus ma è tempo di pensare e costruire la fase tre. Come prepararsi? A dare la sua ricetta è Francesco Casoli, Presidente del Gruppo Elica, secondo cui “per costruire la fase tre, ci dobbiamo attrezzare principalmente su tre aspetti;: aggregazioni, irrobustimento finanziario delle imprese, drastica riduzione degli ostacoli burocratici”.
Secondo Casoli, le sfide industriali e commerciali sono globali, la crisi ormai mondiali renderà tutti più affamati e ci sarà bisogno di essere capaci di innovare. Il numero uno di Elica sottolinea come arriveranno aiuti dall’Europa ma la cosa importante sarà deciderli come spenderli.
Ci sarà una strategia di crescita? Il welfare sarà importante ma ancora di più lo sarò il sostegno alle imprese serie che potranno sostenere il paese nei prossimi anni. Non dobbiamo avere tentennamenti nell’immettere soldi per rafforzarle. Ne va del bene di tutti.
Ora dobbiamo veramente cambiare il modo in cui lo Stato, l’impresa e il cittadino lavorano insieme per una crescita comune. Ora l’asimmetria non potrà più funzionare, E finora siamo partiti male, malissimo (…)
Ora abbiamo bisogno di governanti che sanno il fatto loro e che siano capaci di prendere decisioni e parlarci chiaro. Abbiamo dimostrato che come Popolo siamo maturi e responsabili, ora ci devono rispettare, trattare da adulti, guardandoci negli occhi. Il nostro siamo pronti a farlo, nel mio piccolo in azienda abbiamo reagito come fulmini (…) Piccole cose ma concrete. Piccole cose ma veloci. Senza confusione e con una chiara catena di comando. Senza dimenticare di confrontarci sempre con tutti, sindacati e lavoratori.
Questo è quello che ci aspettiamo dal governo. Chiarezza, velocità nelle decisioni, non possono darci di meno. Dobbiamo ripartire e continuare a servire i nostri clienti in giro per il mondo, continuare a portar ricchezza in Italia e innovazione nei nostri prodotti.
L’articolo integrale è stato pubblicato sul numero di maggio del magazine Wall Street Italia