“Clinicamente il nuovo coronavirus non esiste più”. Così Alberto Zangrillo, direttore terapia intensiva del San Raffaele di Milano, in un’intervista rilasciata domenica al programma televisivo a ‘1/2 ora in più’.
“Circa un mese fa sentivamo epidemiologi dire di temere per fine mese-inizio giugno una nuova ondata e chissà quanti posti di terapia intensiva da occupare. In realtà il virus dal punto di vista clinico non esiste più.
Questo lo dice l’università Vita e Salute San Raffaele, lo dice uno studio del direttore dell’Istituto di virologia Clementi, lo dice il professor Silvestri della Emory University di Atlanta”.
Secondo il medico del San Raffaele, “i tamponi eseguiti negli ultimi 10 giorni hanno una carica virale dal punto di vista quantitativo assolutamente infinitesimale rispetto a quelli eseguiti su pazienti di un mese/due mesi fa.
Lo dico consapevole del dramma che hanno vissuto i pazienti che non ce l’hanno fatta -aggiunge- non si può continuare a portare l’attenzione in modo ridicolo come sta facendo la Grecia sulla base di un terreno di ridicolaggine, che è quello che abbiamo impostato a livello di comitato scientifico nazionale e non solo, dando la parola non ai clinici e non ai virologi veri. Il virus dal punto di vista clinico non esiste più. Ci metto la firma”.
Chi è Zangrillo
Alberto Zangrillo è primario dell’Unità Operativa di Anestesia e Rianimazione Generale e Cardio-Toraco-Vascolare e Referente Direzionale Aree Cliniche dell’IRCCS Ospedale San Raffaele di Milano. Per l’Università Vita-Salute San Raffaele ricopre i ruoli di Prorettore per le attività cliniche e professore Ordinario di Anestesiologia e Rianimazione.
Il suo percorso formativo inizia all’università di Milano, dove si laurea in Medicina e Chirurgia nel 1983 e si specializza, tre anni dopo, in Anestesia e Rianimazione, per poi proseguire in rilevanti centri europei quali il Queen Charlotte Hospital di Londra, l’Hospital de la Santa Creu Pau do Barcellona, il Cardio-thoracic Centre di Monaco di Montecarlo, l’Hetzer Deutsches Herzzentrum di Berlino e l’Ospedale San Raffaele.
Esperti divisi, Locatelli “sconcerto per le parole di Zangrillo”
Le parole di Zangrillo hanno sollevato una serie di reazioni contrarie, in particolare da parte di membri del Comitato tecnico scientifico.
“Non posso che esprimere grande sorpresa e assoluto sconcerto per le dichiarazioni rese dal professor Zangrillo con frasi quali il ‘virus clinicamente non esiste più’ e che ‘terrorizzare il Paese è qualcosa di cui qualcuno si deve prendere la responsabilità’. Basta semplicemente guardare al numero di nuovi casi di positività a SARS-CoV-2 che vengono confermati ogni giorno per avere dimostrazione della persistente circolazione in Italia del nuovo coronavirus”, ha detto Franco Locatelli, presidente del Consiglio superiore di sanità e componente del Comitato tecnico-scientifico.
Della stessa opinione, Luca Richeldi, direttore di Pneumologia al Policlinico Gemelli di Roma e membro del Comitato tecnico-scientifico, secondo cui
“Il virus circola ancora ed è sbagliato dare messaggi fuorvianti che non invitano alla prudenza. E’ indubitabilmente vero e rassicurante il fatto che la pressione sugli ospedali si sia drasticamente ridotta nelle ultime settimane. Non va scordato che questo è il risultato delle altrettanto drastiche misure di contenimento della circolazione virale adottate nel nostro Paese”.