Brunello Cucinelli, studio sul Covid in azienda completa la prima fase
Si è conclusa la prima fase dello studio che ha visto coinvolte l’Università degli Studi di Perugia, la Brunello Cucinelli e l’USL di Perugia e che ha previsto l’esecuzione di tampone e test sierologico per tutti i dipendenti della società attiva nel settore della moda, allo scopo di individuare eventuali portatori asintomatici o pregresse esposizioni al virus.
“I risultati della prima fase hanno evidenziato che, tra gli oltre 1.200 dipendenti studiati, solo 4 sono risultati positivi al virus, tutti asintomatici e tutti sotto i 35 anni di età. Il loro pronto isolamento ha evitato la trasmissione del virus non solo nell’ambiente di lavoro, ma anche in ambito familiare e nella comunità, in quanto tali soggetti sono rimasti sempre asintomatici, fino alla negativizzazione del tampone”, ha dichiarato la professoressa Antonella Mencacci, responsabile dello studio, “non si è verificato nessun contagio in ambito lavorativo, verosimilmente grazie al rispetto delle misure di contenimento adottate. Abbiamo anche individuato alcune persone negative al tampone ma positive al test sierologico, indice di un pregresso contatto con il virus”.
“Ora – continua la Mencacci – nella seconda fase dello studio, che durerà per tutta l’emergenza, verrà regolarmente monitorato il titolo anticorpale, al fine di identificare eventuali sieroconversioni e tenere sotto controllo l’efficacia delle misure aziendali di sicurezza. Nel complesso – conclude – i risultati finora ottenuti confermano l’importanza di cercare i portatori asintomatici in questa fase dell’epidemia, propongono un modello operativo applicabile in contesti analoghi e sottolineano come la sorveglianza in ambito lavorativo sia utile anche per la comunità”.
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