Durante il lockdown, gli agenti di assicurazione hanno sentito frequentemente i loro clienti soprattutto via telefono (86%), per email ma anche le video chat sono spesso usate per ascoltare le necessità dei clienti e, non sono mancate le visite soprattutto appena è iniziata la fase 2. Così emerge dall’indagine condotta da EMFgroup, su un panel di circa 130 agenti nel mese di maggio.
Le domande dei clienti agli agenti
Cosa hanno chiesto i clienti agli agenti? Informazioni prevalentemente sulle coperture salute, RC, caso morte e Auto. Non manca, anche chi si informa sulle polizze di business interruption e di tutela legale.
Nonostante la pandemia inoltre, il panel degli agenti intervistati ha un morale medio-alto, il business è lievemente diminuito per la maggior parte, solo per un circa 20% è invece molto diminuito.
Dall’indagine inoltre è emerso che, rispetto alla crisi del 2008, le agenzie di assicurazioni sembrano più forti, più strutturate e si sentono nella maggior parte dei casi più resilienti ad affrontare la crisi (59% dei rispondenti).
Circa il 30% però è preoccupata per i pesanti costi di struttura (diversi agenti sono impegnati nel pagamento delle rivalse e dei finanziamenti fatti e per coloro che sono plurimandatari i costi sembrano essere lievitati) e sta pensando di convertire parte dello staff amministrativo in addetti alla vendita.
Le difficoltà maggiori incontrate
In primis nel recruiting dei collaboratori, nel contattare i nuovi clienti e quelli attuali in modo efficace e nell’adattarsi ad un nuovo modo di lavorare più digitalizzato. Oltre il 70% sostiene infatti di essere ben digitalizzato e c’è voglia di investire da parte del 35% dei rispondenti che si sentono anche più forti nei confronti di banche e internet.
La pandemia infine ha reso gli agenti più consapevoli dell’importanza del loro lavoro e della vicinanza con i clienti e ha fatto ben capire loro che per essere distintivi bisogna saper offrire una consulenza di valore (76% dei rispondenti).