Eni si riorganizza per accelerare nella transizione energetica
Una nuova organizzazione per essere leader nella transizione energetica. È quella messa a punto dal Cda del gruppo che ha approvato la nuova struttura. La società sarà articolata in due direzioni generali, Natural Resources “per la valorizzazione sostenibile del portafoglio upstream oil&gas” ed Energy Evolution “per l’evoluzione dei business di generazione, trasformazione e vendita di prodotti da fossili a bio, blue e green”.
Viene costituita poi la nuova unità Technology, R&D, Digital a dimostrazione della “grande rilevanza strategica che Ricerca e Sviluppo e innovazione tecnologica rivestono per Eni come leva imprescindibile per creare valore e crescere”.
Il nuovo assetto, spiega la società, è un
“passo fondamentale nell’implementazione della Strategia annunciata lo scorso febbraio che traccia l’evoluzione dei business della società nei prossimi 30 anni. Elemento distintivo, e fino a questo momento unico, di questa strategia è la coniugazione degli obiettivi di sviluppo, di solidità economico finanziaria e di sostenibilità ambientale che porterà a una significativa riduzione delle emissioni carboniche”
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A Wall Street si apre una settimana in ribasso dopo il rally post-elettorale. Jerome Powell, presidente della Federal Reserve, ha dichiarato che non c’è fretta di ridurre i tassi di interesse, mentre l’inflazione persiste. Con la prossima riunione della Fed in vista, le probabilità di un ulteriore taglio dei tassi sono diminuite. Gli indici Dow Jones, S&P 500 e Nasdaq aprono tutti in calo, mentre il prezzo del petrolio Wti scende.
Le vendite al dettaglio negli Stati Uniti hanno registrato un incremento dello 0,4% a ottobre, raggiungendo i 718,9 miliardi di dollari. Questo risultato ha superato le attese che erano di un +0,3%, consolidando un aumento del 2,8% rispetto allo scorso anno. Escludendo veicoli e carburanti, la crescita è stata dello 0,1%.
Le borse della Cina continentale chiudono in calo per il secondo giorno consecutivo, con investitori incerti sull’efficacia delle recenti misure di stimolo economico di Pechino. Nonostante le vendite al dettaglio siano aumentate del 4,8% a ottobre, la produzione industriale ha deluso le aspettative, crescendo solo del 5,3%.